CITTÀ CHE LEGGE: IMPARARE L’ARTE DI RACCONTARE, UN CORSO DI LETTURA AD ALTA VOCE

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MANIERI

I guardiani del tempo – L’arte di raccontare è stata una delle sorprese più belle dell’estate neretina. Due serate (14 e 15 luglio scorsi) nelle quali cinque corti di palazzi e residenze private del centro storico si sono trasformate in altrettanti palcoscenici attraverso brevi rappresentazioni (da parte di attori professionisti e non) di storie che vengono da lontano, di racconti di famiglia, di piccoli fatti memorabili, di voci silenziose di forze antiche sullo sfondo dei grandi eventi della storia di Nardò. Con un filo conduttore di fondo, cioè l’albero genealogico, i legami familiari, le vite delle case, spunti che hanno richiamato incredibilmente diverse centinaia di persone.

A poco più di tre mesi da un evento di strepitoso successo il progetto ritorna con un corso gratuito di lettura ad alta voce, aperto a tutti e finalizzato a far prendere coscienza del proprio strumento vocale, ad insegnare la gestualità, la mimica e il ritmo, a far acquisire padronanza nella lettura ad alta voce, a istruire nel racconto di un libro. Le lezioni, tenute da Silvia Civilla, Pietro Pizzuti e Agostino Aresu, si terranno presso il Teatro comunale nei giorni 25, 26, 29 e 30 ottobre, 15 e 16 novembre (tutti dalle ore 18 alle 20). Per informazioni e iscrizioni è possibile scrivere a segreteriaterrammare@gmail.com o telefonare ai numeri 0833 571871 e 348 6722242.

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La grande performance collettiva dello scorso luglio è stata l’evento finale del progetto, un percorso formativo in grado appunto di insegnare come leggere ad alta voce e utile a riscoprire l’eterna bellezza dei libri, grazie al quale il Comune di Nardò ha partecipato al bando “Città che legge” (iniziativa del Centro per il libro e la lettura del Mibact e di Anci) risultando vincitore per l’area Sud e Isole e fregiandosi dell’appellativo di “città che legge”. Un risultato strepitoso che ha premiato la proposta progettuale di Palazzo Personè tra quelle di altri 184 Comuni dell’area di riferimento.

“Il successo di questo progetto è stato in un certo senso inatteso e bellissimo – dichiara l’assessore alla Cultura Ettore Tollemetoe ci ha dato l’idea di una città che ama leggere e raccontare, che si identifica ovviamente nelle piccole epopee familiari e nella storia di Nardò, a cui piace perdersi nella magia del teatro. In due serate, a dispetto degli spazi molto ristretti delle corti, abbiamo contato diverse centinaia di persone che si sono fatte ammaliare dal fascino del racconto e, nonostante le varie repliche, altrettante non hanno potuto seguire tutte e cinque le rappresentazioni. Cosa che cercheremo di evitare la prossima estate. Intanto è utile prepararsi a dovere con questo corso di lettura ad alta voce, al quale invito tutti quanti, perché la lettura, il racconto, semplicemente la nostra voce, sono in grado di tirare fuori da ciascuno di noi qualità e talenti imprevedibili”.