RIZZO LATERALE
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ACCORCIAMO LE DISTANZE TRA LE ISTITUZIONI ED I BAMBINI SPECIALI

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MANIERI

L’inizio della scuola ha reso evidenti delle criticità contro le quali associazioni ed istituzioni lottavano da settimane: il nuovo anno scolastico , infatti, si prospetta con un ridimensionamento del personale a servizio dei bambini non autosufficienti, con l’aggravio che il Provveditorato agli Studi non ha ancora provveduto all’assegnazione degli insegnanti di sostegno a tutti gli alunni aventi diritto.

“Non è possibile che a Settembre inoltrato si venga a conoscenza che gli OSS, che garantivano fino allo scorso anno scolastico i servizi essenziali ai nostri bambini, tra le altre cose la possibilità di usufruire della mensa scolastica, siano stati così fortemente ridimensionati dalle nuove disposizioni in materia diramate dalla Regione. Non possono essere sufficienti le già poche risorse messe a disposizione dalle varie ASL. Queste scelte sono evidentemente frutto di una evidente ignoranza su come si svolga la vita scolastica dei nostri piccoli più in difficoltà, e poi si parla di inclusione scolastica. Soprattutto, questo, a distanza di poche ore dal suono della prima campanella dell’anno. Sarebbe opportuno che i vari dirigenti regionali andassero, in incognito, in giro per le scuole per vedere i disagi che creeranno con scelte dissennate. ” Dichiara la Presidenze della commissioni Pari Opportunità del Comune di Nardò, nonché genitore di una bambina con gravi ed evidenti problemi di autonomia, Federica Ruggeri. “Con una semplice determina, per la precisione la n° 417 del 29 giugno scorso,  infatti, si è stabilito che gli alunni disabili debbano essere coadiuvati da un numero di educatori nella misura di 1 a 1 o 1 a 2, in base alla gravità, mentre gli OSS nella misura di 1 a 5 , che qualcosa che non torna.”

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“La scelta di rivedere l’organico, dunque la tipologia di qualifica e, conseguentemente, le ore che il personale dovrà dedicare all’assistenza dei bambini e dei ragazzi della scuola primaria e secondaria è stata del tutto arbitraria”. Afferma Pasquale Alfieri, vice segretario cittadino di Andare Oltre Nardò. “E’ ora di invertire questa tendenza a tagliare sempre sui diritti degli ultimi. Le richieste di informazioni e di aiuto che si sono levate dai genitori che hanno dei figli che subiranno questi disagi nel prossimo futuro non rimarranno inascoltate. Sappiamo che gli ambiti sociali di zona non possono tamponare queste problematiche in tempi rapidi, visto che nei mesi di Luglio ed Agosto, non si è riusciti ad individuare risorse aggiuntive. Per questo sarebbe auspicabile un intervento da parte dell’assessorato al Welfare della Regione Puglia, anche facendo leva sul governo centrale, se necessario”.

Secondo Andare Oltre non è possibile rivoluzionare l’intero impianto di assistenza scolastica senza tenere in considerazione le esigenze delle persone a cui è rivolta e l’organizzazione delle istituzioni scolastiche. Spesso o ragazzi iscritti e frequentanti un medesimo polo scolastico non si trovano collocati nello stesso immobile (un polo può essere composto da più scuole). Per questo bisogna intervenire con soluzioni intelligenti, studiate tenendo conto di queste variabili e scongiurando perfino l’idea di aggregare questi ragazzi dalle esigenze speciali in un unico edificio, perché in questo caso il termine “inclusione” perderebbe di significato.

Pasquale Alfieri Vice Presidente Andare Oltre
Federica Ruggeri Dirigente Andare Oltre