FARMACIA COMUNALE – CHI È CHE SE L’È COMPRATA?
Era in attivo dopo il necessario avviamento di qualche anno (e un ammanco/truffa che è costato oltre 100mila euro alle casse pubbliche), ma proprio ora è stata venduta. Valeva almeno 800mila euro, è stata data via a 650. Un imprenditore aveva offerto 690mila euro, è stata venduta a 650. Il sindaco che la volle, all’epoca della nascita e costituzione nel 2009, ora è nella maggioranza che ha deciso la vendita. Senza dimenticare un particolare che molti trascurano: la comunale era un “pezzo” dell’assessorato al Welfare, perché non doveva produrre profitti (ma non ci sarebbe stato nulla di male perché sarebbe stato denaro da riutilizzare per finalità pubbliche) ma offrire servizi e sconti a famiglie in difficoltà, anziani, meno abbienti. Basti pensare ai farmaci a domicilio. Ora, invece, avremo l’ennesima farmacia totalmente privata ed è una sconfitta per tutti i cittadini di Nardò. Ma iniziamo a parlarne: l’argomento merita di andare fino in fondo.
La società Mbm srl di Galatina si è aggiudicata il 51% di quota della farmacia comunale di proprietà del Comune di Nardò, per un importo di poco più di 650 mila euro.
«Alla base della decisione di vendere – dice il sindaco Pippi Mellone – ci sono state stringenti ragioni tecniche e altrettanto stringenti ragioni politiche, visto che non potevamo far finta di niente sia di fronte al “postificio” che la farmacia è stata per la politica cittadina, sia di fronte alla gestione fallimentare che ha subito. Le preziose risorse che incasserà l’ente saranno destinate a opere pubbliche e servizi per la collettività. È inutile dire che questa è un’altra promessa mantenuta e un’altra grande giornata per Nardò e i neretini». Va detto anche, evidentemente, che pure la giunta Mellone ha legittimamente approfittato delle postazioni offerte dagli organi di controllo per insediare persone di propria fiducia.
La farmacia comunale, dopo alcuni anni di avviamento, era in attivo. Era nata nel 2009, voluta dall’Amministrazione di Antonio Vaglio (oggi componente dell’attuale maggioranza) per offrire servizi sociali, con sconti ad anziani e famiglie, come quello, tuttora attivo, di consegna farmaci a domicilio. Due le quote societarie che compongono l’asset della società mista la cui ubicazione, proprio per la sua valenza sociale, è nel cuore della zona 167.
Tre ribassi per venderla. La quota pubblica in possesso del Comune, Nardofarma Srl pari al 51 per cento (la parte privata è della Neritofarma Srl, partecipata da molti dei farmacisti di Nardò) valeva ora 644.436 mila euro rispetto al valore stimato in origine da un perito, pari a 795.600 mila euro. A maggio c’era già stato un potenziale acquirente: la EdilMiglietta di Trepuzzi che offrì 690mila euro, prezzo di poco sotto la soglia dell’epoca. Oggi una società di Galatina se la porta via a 40mila euro di meno.
L’ex sindaco Marcello Risi, che non l’aveva mai messa sul mercato dice: «Venderla è una scelta sciagurata. Da dilettanti che governano senza testa e senza cuore. Ogni decisione del sindaco Mellone è una pugnalata agli interessi dei cittadini. Il sindaco deve amministratore in nome dei cittadini, non inseguendo logiche che nessuno comprende».