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Nardò – Alla Biblioteca “Vergari” il punto di facilitazione digitale. Maria Grazia Sodero: “Incentivare l’uso delle nuove tecnologie”

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MANIERI

Concorrere all’accrescimento delle competenze digitali per favorire l’uso più consapevole e responsabile delle nuove tecnologie da parte di tutti e, ancora, incentivare l’uso dei servizi online dei privati e delle amministrazioni pubbliche: è questo l’obiettivo del punto di facilitazione digitale (uno dei 231 punti in Puglia) attivo nella Biblioteca comunale “Achille Vergari”, un luogo nel quale i cittadini pugliesi possono essere supportati dai facilitatori digitali nell’utilizzo di Internet e dei dispositivi digitali. La logica del progetto “Rete dei servizi di facilitazione digitale” (misura nazionale 1.7.2 del PNRR), infatti, è quella di raggiungere 183 mila cittadini pugliesi che non accedono a internet e ai suoi servizi, fornendo loro supporto e orientamento, contribuendo in pratica alla loro “inclusione digitale”. Nardò ospita il punto di facilitazione digitale in quanto comune capofila dell’Ambito Territoriale Sociale di Zona n. 3, che ha proceduto alla manifestazione di interesse per l’apposito avviso della Regione Puglia.

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Il punto di facilitazione digitale della Biblioteca “Vergari” consente formazione e assistenza individuale nell’utilizzo del web, delle tecnologie e dei servizi pubblici digitali e formazione in gruppi (in presenza o online) attraverso micro-corsi utili a supportare i cittadini in applicazioni/esercitazioni, risoluzione di problemi pratici ed eventuali approfondimenti. Consente, infine, formazione online attraverso l’accesso in autonomia ai materiali. Tutti i cittadini di età compresa tra i 18 e i 74 anni possono accedere al punto di facilitazione digitale.
Servizi personalizzati per aiutare i cittadini a diventare autonomi nell’uso di Internet e delle tecnologie digitali, come spiega Maria Grazia Sodero, vice sindaco e assessore al Welfare del Comune di Nardò e presidente del coordinamento istituzionale dell’Ambito n. 3: “L’inclusione digitale è ormai, a tutti gli effetti, anche materia di welfare. Purtroppo, c’è ancora un gap tra internet e i cittadini, sia per quanto riguarda la capacità di accesso alla rete che per l’utilizzo della stessa. Occorre fare uno sforzo per accorciare questa distanza, per incentivare l’uso delle nuove tecnologie, per rendere sempre più alla portata i servizi digitali, per semplificare il rapporto con la Pubblica amministrazione”. 

Rizzo Salus