#NOI STIAMO CON MATTARELLA
La Repubblica dei gattopardi, camaleonti e… paraculi.
Il cambiamento puzza sempre più di vecchio regime. Lega e 5 Stelle dimostrano con i loro volgari attacchi e richiesta di impeachment del Presidente Mattarella di essere intolleranti alla democrazia costituzionale.
Solidarietà totale e incondizionata al Presidente della Repubblica garante della Costituzione. Quanto accaduto in questi mesi e accade in queste ore dimostra, e lo diciamo con amarezza avendo sperato realmente che i 5Stelle fossero portatori di istanze di vero innovamento, che quello che veniva “spacciato per “cambiamento” altro non era che un volgare inciucio e accordo di potere tra forze populiste e demagogiche quando non xenofobe e razziste come la Lega che delle istituzioni democratiche avrebbero voluto far strame. Democrazia non vuol fare e disfare tutto ciò che si vuole. La Democrazia ha le sue regole che vanno rispettate.
Lega e 5 Stelle pensavano di poter dire e fare tutto e il contrario di tutto. Basti ricordare le dichiarazioni del DiBa nazionale (interessante vedere su Youtube il suo video del 2015 sulle presunte ruberie della Lega) che annunciava la sua uscita dal Movimento se vi fosse stato un accordo con la Lega o le accuse a Berlusconi di contiguità con ambienti mafiosi. Quel Berlusconi alleato di Salvini con il quale i 5 Stelle stavano per fare il governo e senza il cui benestare il governo non sarebbe mai nato. Un vero e proprio “paraculo” per dirla alla Saviano. E le dichiarazioni di “Gigino” Di Maio che accusava non più tardi di venti giorni orsono Salvini di essere il fedele esecutore di ordini di Berlusconi dal quale sembrava essere ricattato. E che dire della risposta di Salvini che minacciava querele a tutto spiano. Per non parlare della nomina di un Presidente del Consiglio “tecnico”, non eletto dal popolo.
Ma si può veramente credere che sia stata l’opposizione del Presidente Mattarella al nome del Ministro dell’Economia in pectore Savona a far saltare tutto? Ma chi può credere che di fronte alla possibilità di un cambiamento epocale, alla possibilità di governare l’Italia ci si “impunti” di fronte a un nome?. Perché non Giorgetti, alterego di Salvini, o qualche altro brillante economista? La realtà è che non avremo mai una risposta. Forse come dicono in molti Lega e 5 Stelle volevano l’uscita dell’Italia dall’euro con conseguenze disastrose per la nostra economia. Ma non volevano dirlo. Chissà.
Fra qualche mese torneremo a votare. E non ci saranno alibi per nessuno. Lega e 5 Stelle dovranno dire con chi stanno. Dovranno dire con chiarezza se vogliono un Italia in Europa o no. Salvini dovrà dire se sta con Berlusconi o con Di Maio e i 5 Stelle non potranno “giocare” più su tutti i tavoli. Hanno perso la loro “verginità” politica, ammesso che l’abbiano mai avuta.
In un quadro di profonda crisi istituzionale la Sinistra , che molte colpe ha , deve proporre una alternativa credibile, ha il dovere di ritrovare quella tensione ideale e le radici del proprio essere SINISTRA. Deve tornare a parlare alla “gente”, comprenderne i bisogni e aspettative, dare risposte serie e reali. Deve rinnovare la propria classe dirigente dando spazio a energie nuove che ridiano voce ai valori di solidarietà, uguaglianza, libertà. Solo così si sconfiggeranno i gattopardi, i camaleonti e i… paraculi che oggi monopolizzano la politica italiana.
Centro Studi ” Salento Nuovo”
Lucio Tarricone