FRATE AUGUSTINO: “Dai partiti cittadini inesistenti ai partiti scomparsi” SPECIALE CHI L’HA VISTI?
SATIRA REALE NERITINA
Sono passati 4 mesi dallo “scanto” per alcuni inaspettato ma per ben altri illuminati preannunciato dell’apertura delle urne che ha sancito uno spaventoso 74% al Sindaco Mellone e ai suoi adepti tutti quanti riconfermati con delle preferenze personali significative.
Ciò nonostante non c’è pietà e misericordia che i “motori” principali delle forze di minoranza incomincino a partire.
L’allulisione è evidente e riconducibile al PD e all’ U.D.C.
La supponente gestione Falconieri del partito P.D. è stata devastante.
Non è rimasto più nulla di quelle bellissime energie umane che formarono il listone del 2016 che per la prima volta sorpasso’ un altro signor listone e cioè quello di Conservatori e Riformisti.
I risultati si sono visti.
Nel PD la lista è nata e si è chiusa intorno a tre principali candidature: Lorenzo Siciliano, Daniele Piccione e Maurizio Leuzzi.
Per il resto, deserto pieno.
7 candidati con zero voti e 1 candidato mancante.
Quindi un terzo della lista non c’era.
E gli altri che c’erano non sono pervenuti ad alcunché.
Ad oggi, le cose sono rimaste immutate.
Dopo l’onta del commissariamento, un’ulteriore mortificazione!!!
Il PD locale non è riuscito a rappresentare a livello provinciale la necessità di avere la riconferma del consigliere Piccione a Palazzo dei Celestini per cercare di mettere un freno allo strapotere melloniano.
Il PD provinciale, fottendosene di Nardò e del componente nazionale del KAISER del partito, ha preferito eleggere due consiglieri appartenenti a realtà territoriali che ben si possono definire il buco del culo dell’intera Provincia.
Bella figura di KAISER per I sinistroidi di Nardò
Davvero sfortunato Daniele Piccione, vittima di un PD locale e provinciale da sottoporre ad un trattamento sanitario obbligatorio.
Un PD che pensa ancora di avere la benevolenza di Emiliano.
Un PD che invece di garantire l’uscente consigliere provinciale appartenente ad una realtà territoriale in cui occorre creare un fronte allo strapotere del primo cittadino, ha pensato bene di premiare due rappresentanti dell’area di Tiggiano e di Morciano.
Passiamo all’UDC che sostanzialmente riproduce la linea fraschiana degli ex Conservatori e Riformisti.
Anche a casa del cugino povero della vecchia balena bianca, c’è “cu ti ssietti e chiangi”.
La nomina di Marcello Resta a commissario cittadino è rimasta a sé stante.
Di direttivo neanche l’ombra.
Resta è ” nu bellu piccinu e basta”.
Ci vuole sostenuto.
E qua è il bello!!!
Il gruppo Presta – Bianco (Gaballo) che ha fatto il bello e il cattivo tempo in tutti questi anni, dopo aver subito la doverosa candidatura al Consiglio Comunale, non ne vuole sentire di sposare un soggetto politico lontano dalla sua vera vena e aspirazione e cioè quella di essere un appendice alla galassia melloniana.
Ci sono anche Rossellina Toma e Pamelita Manieri con il loro forte contenitore elettorale “dillu studiu” (?) il cui intendimento non è ancora chiaro.
Gli altri, a ragion veduta, hanno abbandonato i remi.
Insomma!!!
Andiamo “an capo all’anno’ e le cose come stavano sono rimaste.
Nel frattempo Mellone governa incontrastato e si può permettere “cu sgarra li scole”
Saluti dal vostro Frate Augustino