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FRATE AUGUSTINO E LA NON POLITICA

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MANIERI

Frate Augustino è appena ritornato da Roma.

Ieri sera è stato al Quirinale a cena con i potenti del G 20.

Rizzo Salus

La sua presenza è stata fortemente voluta dai vertici mondiali che vedono in lui un abile cerimoniere e moderatore.

Seduto a centro tra Brigitte Macron Jill Biden, ha dato un valido contributo ai lavori del gruppo dei paesi industrializzati.

Adesso è nel suo Convento allorquando viene raggiunto dal nostro inviato speciale che gli chiede la concessione di una breve intervista.

Frate Augustino, burbero ma buono, si lascia andare.

INVIATO SPECIALE : Frate Augustino, in questi ultimi giorni si parla spesso di Cesarino Dell’Angelo Custode, del suo successo elettorale e di altro, cosa ci può dire in merito ???

FRATE AUGUSTINO : Ma insomma, siete impazziti voi della redazione ???

Io torno da Roma, dopo essere stato con il Presidente degli Stati Uniti d’America e voi mi parlate di tal Cesarino???

INVIATO SPECIALE : Frate Augustino, questa è la nostra realtà territoriale !!!

FRATE AUGUSTINO : Non lo conosco personalmente, ma mi sono informato da amici, miei coetanei, che ancora giocano a fare una politica che non c’è più.

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Per quello che mi dicono, Cesarino è tra quelli che contestarono Mino Frasca per aver sempre fatto la politica dei “compari” a scapito della vera politica, penalizzando tutti i cavalli di razza che passarono dalla scuderia, incominciando da Antonio Sabato per finire a tanti altri.

Cesarino non è stato migliore di Frasca.

Anzi peggio.

Si è servito della doppia preferenza per sbarrare la strada a tanti candidati che, correndo da soli, hanno raccolto sicuramente più consenso di quello che avrebbero avuto i suoi prescelti lasciati camminare da soli.

Cinque anni passano in fretta !!!

E non è facile poi trovare 24 “coglioni” consapevoli che si devono candidare per fare “numero” ai prescelti.

Non si trovano dietro l’angolo, persone solari e perbene, come Adriano Muci, che portano in dote 400 voti “a perdere”.

E poi, se proprio voleva premiare una figura femminile, per etica politica avrebbe dovuto sostenere colei che ha svolto funzioni di coordinatrice.

Insomma, parliamo della “non politica”.

Della politica della comparanza e della non visione del futuro.

Attenzione che dalle stelle alle stalle non ci vuole molto ad andare o a ritornare.

La pala sta dietro l’angolo per ognuno di noi.