Lecce-Como sfida salvezza cruciale, per i giallorossi conta solo vincere, sabato 19 aprile al Via del Mare

di JACOPO FRANCONE
Tre minuti, solo tre minuti per parlarti di me. No, non è la canzone dei Negramaro: è il lasso di tempo in cui il Lecce ha dato l’impressione di poter impensierire l’ovviamente più forte Juventus. La squadra giallorossa dovrà ripartire proprio dai quei tre minuti o poco più: ovviamente dal palo di Krstovic a inizio partita e dallo slancio emotivo dato alla fine dal gol del 2-1 di Baschirotto.

Adesso, per il Lecce, conta solo vincere per credere sempre più in una volata salvezza che si preannuncia cruciale e avvincente. Dovrà mettere in pratica una partita perfetta sabato 19 aprile (ore 15) al Via del Mare contro il Como. Una squadra, quella di Cesc Fàbregas, capace infatti di mettere in difficoltà ogni avversaria con il ciuffo biondo ondeggiante di Nico Paz in mezzo al campo e le sgroppate incisive di Assane Diao.
Il Lecce può contare almeno sulla rassicurante compattezza messa in atto negli ultimi tempi. Può aggrapparsi oltretutto allo spirito del gruppo visto soprattutto nell’ultima sfida casalinga contro il Venezia. Questa è l’attitudine infatti con cui va affrontato il club più ricco della Serie A, ma anche il più acerrimo nemico delle posizioni statiche. “Il calcio non è così. A volte il gioco richiederà che tu vada un po’ più a destra o a sinistra, sia in attacco sia in difesa”: questo ripete a sé stesso e agli altri come un mantra, l’emergente allenatore spagnolo dei comaschi.

Filosofie calcistiche a parte, i calciatori giallorossi scenderanno in campo al Via del Mare probabilmente con un 4-3-3: Falcone in porta, poi appunto una difesa a 4 con Gaspar, Baschirotto, Guilbert e Gallo in difesa. A centrocampo Coulibaly per schermare, Ramadani per impostare e Helgason per incidere. Questi tre poi cederanno il passo là davanti ad altri tre: Pierotti, Krstovic e Tete Morente.
Un Como già abbastanza certo della salvezza, si presenterà bello e pettinato, con il vestito migliore. Si prevede un 4-2-3-1 con Butez in porta; il solito quartetto difensivo con Vojvoda, Goldaniga, Kempf e Alberto Moreno (diffidato, in ballottaggio con Valle); Caqueret au centre, (come direbbero dalle sue parti), insieme a Da Cunha. Più avanzati invece Nico Paz (trequartista), Diao e Ikoné, con questi ultimi due rispettivamente posizionati uno sulla fascia sinistra e uno su quella destra. L’ex simbolo della partita, Gabriel Strefezza, (diffidato) probabilmente lascerà il posto all’esterno ex viola. Come unica punta invece ci sarà Douvikas. Chiaramente sarà importante, nelle file comasche, capire se là davanti giocherà effettivamente l’attaccante greco o Perrone: con quest’ultimo il Como passerebbe infatti ad un 4-3-3.
Evitare un buco nell’acqua proprio contro i custodi del Lago di Como sembra una battuta di dubbio gusto, ma invece è la concreta realtà. Con l’obiettivo per il Lecce di dare continuità al finale di Torino, sperando che questa volta la musica sia diversa: ora, come cantavano gli Europe a fine anni 80’, “it’s the final countdown”.