
Alla BIT di Milano si discute, si progetta, si delineano strategie per il futuro del turismo nazionale. Un fermento di idee e opportunità che coinvolge amministratori, operatori del settore e territori che hanno compreso l’importanza di esserci, di farsi vedere, di prendere parte attivamente a un confronto che determinerà le prossime mosse del settore.

Ma mentre in fiera si parla di sviluppo e innovazione, dal territorio neretino non arriva nulla. Nessuna presenza, nessuna voce, nessuna strategia. Solo un’assenza che pesa e che lascia aperti interrogativi scomodi. Davvero la politica locale ritiene che non fosse necessario essere presenti a un evento di questa portata? E, se per motivi personali non fosse stato possibile partecipare, come mai non è stata trovata una figura in grado di rappresentare il nostro territorio?
Perché il punto è questo: non solo nessuno è andato, ma nessuno è stato mandato. Non c’era un funzionario, un tecnico, un operatore del settore che potesse garantire una rappresentanza? È credibile pensare che un intero comparto turistico possa permettersi di restare fuori da un’occasione del genere senza nemmeno provare a rimediare?
Eppure, altrove, le amministrazioni che hanno a cuore il proprio territorio hanno fatto scelte ben diverse. Sono presenti, si confrontano, stringono rapporti, portano avanti il nome delle proprie comunità. Perché è così che si lavora per il turismo: non con gli slogan sui social, non con qualche comunicato scritto a posteriori, ma con la presenza concreta nei luoghi dove si costruisce il futuro del settore.

Il turismo non si governa con le parole, ma con i fatti. E oggi, i fatti dicono che il territorio neretino ha scelto di rimanere in disparte, lontano dal cuore pulsante delle decisioni.
Assessore Alemanno, come mai non è stato presente alla BIT di Milano?
Non si tratta di una critica, ma di una domanda legittima: in un evento di tale importanza per il turismo, perché non si è scelto di partecipare o di delegare qualcuno a rappresentare il nostro territorio? La presenza in questi contesti non è mai secondaria; anzi, è una dimostrazione di impegno e attenzione verso un settore che, se ben valorizzato, può portare grandi opportunità.
In queste ore, abbiamo provato a contattare telefonicamente l’assessore al Turismo Giuseppe Alemanno, ma evidentemente è troppo impegnato per dedicarci anche solo qualche minuto del suo tempo e rispondere alle nostre domande.
Un territorio che non si fa trovare nei luoghi dove si decide il futuro rischia di restare ai margini. Ed è proprio per evitare che ciò accada che la politica locale dovrebbe farsi carico della responsabilità di non lasciarci sfuggire occasioni come questa.