Nardò: una prima vittoria per il diritto alla salute nell’ex ospedale “Sambiasi”

Arrivano rinforzi di medici e infermieri per il presidio sanitario: il servizio non solo rimane, ma sarà potenziato.

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MANIERI

È una svolta per il servizio sanitario dell’ex ospedale “Sambiasi” di Nardò: la ASL di Lecce ha deciso di rafforzare il presidio con nuove assunzioni di medici e personale infermieristico. Grazie a questa decisione, dal mese di novembre sarà possibile estendere l’orario del punto di soccorso dalle 8 del mattino fino alle 20, garantendo un’assistenza più continuativa.

Il Comitato per la tutela del diritto alla salute, guidato dal dott. Gerardo Vallone, esprime soddisfazione per questo risultato, frutto di un lungo impegno. “Sin dall’inizio – dichiara Vallone – ci siamo battuti per difendere e potenziare i servizi sanitari a Nardò, ottenendo finalmente una prima risposta concreta.”

Il prossimo passo sarà l’incontro del 18 novembre con la direzione della ASL, durante il quale verranno presentate ulteriori proposte per consolidare e ampliare i servizi sanitari. Vallone sottolinea che, oltre al prolungamento dell’orario, l’obiettivo resta quello di arrivare a una copertura h24, indispensabile per offrire ai cittadini un’assistenza sanitaria efficiente e continua.

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Questa conquista rappresenta solo un primo passo in una battaglia che i cittadini di Nardò conducono da tempo. Il Comitato, con il sostegno della comunità locale, ha portato avanti varie iniziative, dalle petizioni agli incontri con le autorità, richiamando l’attenzione sulle difficoltà affrontate dai cittadini nei momenti di emergenza sanitaria.

“Siamo riusciti ad evitare una chiusura che sembrava inevitabile”, osserva Vallone, riferendosi ai precedenti di altre località della provincia, come Poggiardo e San Pietro Vernotico, che hanno visto il ridimensionamento dei loro servizi di assistenza.

Mentre la battaglia per l’ex ospedale “Sambiasi” registra una prima vittoria, il Comitato rimane determinato a lottare per raggiungere l’obiettivo di un’assistenza sanitaria completa. “Il nostro impegno non si fermerà qui – conclude Vallone – e continueremo a lavorare per una sanità che risponda adeguatamente ai bisogni del territorio.”