Castrignano del Capo – Abusi edilizi in zone vincolate, operazione dei Carabinieri Forestali

53
MANIERI

Abusivismo edilizio in aree vincolate, due denunce. Terza fase dell’ operazione denominata “Another Brick”, iniziata nello scorso aprile, coordinata dal Gruppo Carabinieri Forestale di Lecce, dedicata al contrasto agli abusi edilizi nel territorio del Salento Meridionale, per accertare reati di interventi nelle zone gravate da vincolo paesaggistico, cioè sottoposte a particolare tutela dal Piano Paesaggistico Territoriale Regionale (PPTR) e dal Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio (Decreto Legislativo 42/2004), come boschi, emergenze naturalistiche, geologiche, idriche e comunque di particolare pregio, individuate dalla Regione. In particolare, l’ operazione ha come principale obiettivo la repressione del fenomeno dell’ utilizzo illegale, a fini prevalentemente turistico-residenziali, di un pregevole territorio, vincolato anche come parco regionale, eludendo con vari artifici gli obblighi di legge e le prescrizioni delle normative vigenti. Ancora una volta è stato determinante il supporto dell’ elicottero in dotazione al 6° Nucleo dell’ Arma, di base a Bari-Palese, un AW169 di nuova generazione, dotato di apparecchiature per le riprese esterne georeferenziate. Questa volta il “blitz” dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Tricase ha riguardato un’ area a pascolo di circa 1 ettaro e mezzo di superficie, in contrada “Cupe Petrose” di Castrignano del Capo, sottoposta a dissodamento, rimozione della vegetazione spontanea, e “attrezzata” con un reticolo viario in materiale lapideo stabilizzato, il tutto a servizio di una costruzione, originariamente presentata in progetto come deposito di attrezzi agricoli, nei fatti realizzata come abitazione bivani ad uso residenziale. Accertati gli abusi, in quanto è stata riscontrata difformità dal progetto assentito, ed in assenza di idonea autorizzazione paesaggistica (incompatibile con la tipologia di interventi realizzati), i Militari hanno proceduto immediatamente a sequestrare tutta l’ area, con le opere ricomprese al suo interno, ed a deferire alla Procura della Repubblica di Lecce 2 persone: il proprietario committente dei lavori ed il direttore dei lavori. Gli stessi dovranno rispondere, in concorso, dei reati di cui all’ art. 181 del richiamato Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio, e dell’ art. 44, comma 1, lett. c) del Testo Unico dell’ Edilizia e Urbanistica (Decreto del Presidente della Repubblica 380/2001).