Come redazione di Agorà, ci teniamo a chiarire che il nostro ruolo è quello di osservare, analizzare e raccontare i fatti che riguardano la nostra città. E, purtroppo, quando si tratta del consigliere Pierpaolo Giuri, non possiamo fare a meno di notare che ci offre continuamente materiale su cui riflettere e commentare. Non è una questione di accanimento da parte nostra, ma semplicemente di cronaca di ciò che accade.
Ogni giorno sembra portare con sé una nuova “sorpresa“, una scelta discutibile o una decisione che lascia i cittadini perplessi. L’ultima vicenda, legata alla distribuzione di piante di olivo, ne è un perfetto esempio: quello che poteva essere un gesto positivo si è trasformato nell’ennesima occasione per mettere in risalto la sua figura, al punto da pubblicare il proprio numero personale sui manifesti.
La continua successione di decisioni e azioni discutibili sul piano della trasparenza da parte del consigliere Pierpaolo Giuri non fa che accentuare la nostra attenzione e le nostre critiche. Se il suo operato è frequentemente al centro delle nostre analisi, è perché le sue scelte sollevano costantemente interrogativi. Non si tratta di un attacco ingiustificato, ma di una risposta a comportamenti che non rispondono agli standard di serietà e responsabilità attesi nella politica locale.
Non è facile ignorare un comportamento che, di fatto, rende difficile mantenere il silenzio. Quindi, sì, continueremo a scrivere e a commentare, non perché ci piaccia accanirci, ma perché lui sembra determinato a offrirci quotidianamente nuove “perle” di cui discutere. Fino a quando questa situazione continuerà, continueremo anche noi a fare il nostro lavoro, sperando che, prima o poi, la politica torni a essere una questione di serietà e non di spettacolo quotidiano.
Di seguito, riportiamo il post pubblicato su Facebook dal gruppo politico Nardò Bene Comune, che ha sollevato per primo la questione:
PIANTATELA!
Dopo aver decimato decine e decine di piante rigogliose e sane, in una fitofobia di rado vista prima, adesso la gang Mellone ha deciso che le piante le regala.
Ma, come al solito, il diavolo fa le pentole e non i coperchi. Così sui manifesti di un bel colore verde (una delle poche cose verdi ormai rimaste a Nardò) invece di dare indicazioni su come contattare gli uffici in carica della distribuzione, c’è il numero personale di un consigliere comunale.
È ormai chiaro che di normale e buona amministrazione questi “signori” ne sappiano poco, ma è davvero possibile che persino una buona iniziativa debba diventare l’ennesima occasione per portare a galla personaggi discutibili e trasformarsi in una concessione e regalia per i pochi, che pone seri dubbi sulla trasparenza dell’intera operazione?
Possibile che nessuno mai si senta offeso o si indigni a essere trattato sempre come un suddito che deve andare a mani tese a elemosinare, pure in una iniziativa pubblica? Più che piantiamo, a questi “signori” sarebbe davvero ora di dire PIANTATELA!