QUANDO LA VERITÀ DIVENTA UN PRETESTO

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MANIERI

La verità espressa da un’ideologia è sempre illusoria. Cit. anonima 

In un clima politico che sembra sempre più polarizzato, è importante ricordare che la verità non è un’arma da brandire a piacimento. È preoccupante vedere come alcuni esponenti della politica locale, dopo aver condiviso anni al fianco della maggioranza di questa città, ora si presentino come paladini di presunte verità. Ma la verità, quella autentica, non è soggetta alle oscillazioni di convenienza politica.

Sembra quasi un copione già visto: figure politiche che, dopo aver goduto dei vantaggi del potere, decidono improvvisamente di distanziarsi e di riscrivere la storia a proprio favore. È semplice puntare il dito e presentarsi come diversi, come se il passato fosse un dettaglio insignificante. Tuttavia, chi si crede invincibile dovrebbe ricordare che la memoria collettiva della città non è così facile da ingannare.

La verità non è qualcosa che può essere manipolata o riscritta a seconda delle necessità del momento. Quando si passa da una posizione di potere a quella di critico, è essenziale mantenere un senso di responsabilità e integrità. Non si può pretendere di cancellare anni di partecipazione attiva con un colpo di spugna, né si può sperare che la cittadinanza dimentichi le scelte fatte, giuste o sbagliate che siano state.

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Essere coerenti nelle proprie azioni e parole è ciò che distingue un vero leader da chi cercherebbe solo di cavalcare l’onda del momento. La politica, come la vita, richiede una trasparenza che non può essere sacrificata per interessi personali. I cittadini meritano rispetto, e ciò include la presentazione onesta dei fatti, senza distorsioni o mezze verità.

È tempo di richiamare all’ordine chi si crede invincibile e si erge a giudice dopo qualche annata di silenzio complice. La città non ha bisogno di chi semina discordia con presunte verità, ma di leader che siano pronti ad assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ieri come oggi.

Nardò è sempre pronta a sostenere chi lavora per il bene comune, ma non tollera più il gioco sporco di chi tenta di riscrivere la storia a proprio vantaggio. La verità, alla fine, non solo viene a galla, ma si manifesta in tutta la sua forza, svelando chi davvero ha agito per il bene della città e chi, invece, avrebbe cercato affannosamente solo il proprio tornaconto.