La candidata sindaco del centrodestra a Lecce, Adriana Poli Bortone, ha presentato un esposto in Procura contro il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, accusandolo di violazione del silenzio elettorale. L’accusa riguarda un episodio avvenuto il 22 giugno 2024, alla vigilia del ballottaggio per l’elezione del sindaco di Lecce.
Nell’esposto, Poli Bortone sostiene che, durante il giorno del silenzio elettorale, su TeleRama, un’emittente televisiva locale, è andato in onda un servizio che mostrava Michele Emiliano mentre riuniva i primari ospedalieri della città di Lecce in un hotel cittadino. Durante l’incontro, Emiliano avrebbe dichiarato apertamente di essere venuto a Lecce per sostenere la candidatura di Carlo Salvemini, il candidato sindaco del centrosinistra.
Poli Bortone sottolinea la gravità dell’accaduto, affermando che si tratta di una violazione significativa delle regole del silenzio elettorale, soprattutto perché commessa da un’alta carica istituzionale come il presidente della Regione. Secondo la candidata del centrodestra, la presenza di Emiliano avrebbe esercitato una pressione illegittima sui dirigenti medici, condizionando potenzialmente il loro voto e compromettendo la libertà e la segretezza del processo elettorale.
La vicenda solleva importanti interrogativi sul rispetto delle regole elettorali e sulla trasparenza del processo democratico. Se le accuse di Poli Bortone dovessero essere confermate, potrebbero avere conseguenze significative per Emiliano e per il risultato delle elezioni a Lecce. Il riconteggio delle schede e il riesame delle nulle richiesto al TAR saranno determinanti per chiarire la situazione e garantire che il voto sia stato effettivamente libero e non condizionato.
Il caso sollevato da Adriana Poli Bortone contro Michele Emiliano evidenzia l’importanza di mantenere rigorose le regole del silenzio elettorale e di garantire la totale imparzialità e correttezza durante le elezioni. La richiesta di riconteggio delle schede e il riesame delle nulle riflettono la necessità di assicurare che ogni elettore possa esprimere il proprio voto in modo libero e segreto, senza pressioni o influenze esterne.