Lecce – Banconote false, i Carabinieri smantellano una stamperia clandestina

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MANIERI

A conclusione di un’articolata attività investigativa finalizzata al contrasto della produzione e distribuzione di banconote false su dedicati canali Telegram con pagamenti digitali e in Criptovalute, i militari della Sezione Criptovalute del Comando Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, con il supporto del Comando Provinciale Carabinieri di Lecce, hanno eseguito un’ordinanza dispositiva di misura cautelare coercitiva personale emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Lecce, nei confronti di un uomo, residente nel comune di Casarano,  ritenuto responsabile di produzione e traffico di valuta falsa (art. 453 C.P.).

La complessa attività investigativa, partita a febbraio 2024 e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce, trae origine dal continuo monitoraggio dei canali Telegram operato dal personale specializzato della Sezione Criptovalute dei Carabinieri ed ha consentito di individuare un uomo, radicato nella provincia di Lecce, dedito alla gestione di una stamperia clandestina per la produzione di banconote contraffatte in Euro nei tagli da 5, 10, 20, 50 e 100. La stamperia, allestita in ambiente domestico, consentiva all’indagato di produrre una notevole quantità di denaro falso che veniva successivamente distribuito, attraverso spedizioni in Italia e all’estero, con un volume di affari preliminarmente stimato in oltre 60nila euro.

MATTIA BANNER 3

Le analisi tecniche eseguite dal N.A.C (National Analysis Centre) della Banca d’Italia, consentivano di ascrivere le banconote false a due nuove ed insidiose classi di contraffazione originate in Italia, caratterizzate da un’ottima qualità realizzativa e dalla presenza di caratteristiche similari  a  quelle genuine. Gli elementi preliminarmente acquisiti orientavano le indagini nei confronti di una filiera distributiva realizzata  da  un  “vendor”  che,  utilizzando  il  nickname  “@DeathOfSilentBuy”,  gestiva  un  canale Telegram dedicato alla vendita delle banconote false. In particolare, emergeva che gli acquirenti, dopo aver pagato in Bitcoin o tramite Paypal le banconote contraffatte, per un corrispettivo corrispondente al 10 per cento  circa  del  valore  nominale,  ricevevano  plichi  postali  spediti  tramite  corriere.

La  complessa ricostruzione investigativa ha fatto emergere che l’arrestato, sfruttando un noto sito internet utilizzato per la vendita di abiti di seconda mano, generava le etichette da apporre sulle buste da spedire al fine di eludere eventuali controlli sui plichi inviati. Le  unità  specialistiche  della  Sezione  Criptovalute  del  Comando  Carabinieri  Antifalsificazione Monetaria, attraverso complesse indagini e l’uso di avanzate metodologie tecnologiche, sono riuscite a de-anonimizzare   il   responsabile   del   reato. Utilizzando   tecniche   investigative   all’avanguardia, analizzando  le  transazioni  sulla  blockchain  e  integrando  le  tradizionali  attività  d’indagine,  è  stata individuata e smantellata la stamperia clandestina attiva, secondo le prime ricostruzioni, dal dicembre 2022 fino ad oggi. Gli accertamenti svolti hanno complessivamente consentito di attribuire all’indagato numerose  spedizioni  inviate  in  Italia  e  altri  Paesi  dell’Unione  Europea,  quali  Francia,  Spagna, Germania, Austria e Lussemburgo. In particolare, nel corso dell’indagine, mediante l’attivazione dei canali di cooperazione internazionale ed il supporto di EUROPOL, nel comune di Feytiat la Polizia francese effettuava un arresto in flagranza di reato di un soggetto destinatario di un plico postale contenente undici banconote del valore nominale di 50 euro false per un importo complessivo di 550 euro. L’ambiente virtuale dove venivano effettuati gli scambi era la piattaforma di messaggistica Telegram, ampiamente riconosciuta per la sua sicurezza e popolarità e diventata tra l’altro la nuova frontiera per i cybercriminali.

Nei confronti dell’indagato è stato eseguito un decreto di sequestro patrimoniale preventivo sui conti correnti e sui wallet di criptovalute del soggetto per un valore di 11mila euro, proventi dalle vendite illecite e, nella fase esecutiva, in cui ha partecipato anche uno specialist di Europol, sono state sequestrate 5mila euro false da 20 euro, 65mila euro giá stampate e pronte per essere definite, 5.100 euro rinvenute all’interno di 6 plichi i quali il vendor li stava per spedire tramite corriere internazionale ai suoi clienti in Italia e all’estero. All’interno dell’abitazione sono state rinvenute inoltre 3 stampanti nonché numeroso materiale utile alla produzione delle banconote false e nel corso della perquisizione, è stato sequestrato anche il canale Telegram del vendor. Il provvedimento eseguito è una misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui sono ammessi mezzi di impugnazione, e i destinatari della stessa sono persone sottoposte alle indagini e quindi presunti innocenti fino a sentenza definitiva.