Casarano – Vasta operazione antidroga dei Carabinieri, eseguite 13 ordinanze di custodia cautelare

167
MANIERI

Alle prime luci dell’alba nei comuni di Casarano, Ugento, Lecce, San Donaci (BR) e Matera, i Carabinieri del Comando Provinciale di Lecce, con il supporto in fase esecutiva del personale dei Comandi Provinciali di Brindisi e Matera, dello Squadro ne Eliportato Cacciatori “Puglia”, del Nucleo Cinofili di Bari, del Nucleo Elicotteri di Bari-Palese e dell’XI° Reggimento CC “Puglia”, hanno attuato un’articolata operazione antidroga con l’esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare personale a carico di 13 soggetti (di cui 12 in carcere e 1 agli arresti domiciliari) emessa dal G.I.P. del Tribunale di Lecce su richiesta della locale D.D.A., indagati, a vario titolo, per associazione finalizzata al traffico ed alla detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto illegale in luogo pubblico di armi. L’indagine, condotta dai Carabinieri della Compagnia di Casarano, trae origine da un’aggressione subita nel novembre 2020 da un soggetto interno alle dinamiche associative criminali dopo che lo stesso era stato minacciato di morte per presunti debiti di natura economica legati agli stupefacenti. I successivi accertamenti svolti dai militari avrebbero fatto presagire la circostanza che nel Comune di Casarano, a contendersi l’egemonia del territorio, vi fossero due organizzazioni criminali contrapposte, una delle quali operante all’interno del quartiere di case popolari di Contrada Botte. L’attività investigativa proseguita sotto la direzione della D.D.A. di Lecce sino a febbraio 2023, attraverso intercettazioni di conversazioni e comunicazioni telefoniche nonchè telematiche, pedinamenti, osservazioni e ricognizioni aeree, ha consentito di acquisire un poderoso quadro indiziario a carico degli odierni indagati e di accertare l’esistenza di due articolate e ben strutturate associazioni criminali nate sulla scia della scissione dell’originario gruppo casaranese facente parte della consorteria mafiosa denominata Sacra Corona Unita. La costante azione repressiva effettuata dai militari operanti durante le indagini, con mirati riscontri ed arresti in flagranza, ha consentito di scongiurare uno scontro tra le due organizzazioni. Inoltre, gli esiti dell’attività info-investigativa che ha permesso la raccolta di elementi indiziari nei confronti di 43 indagati, sono stati supportati da ben 16 arresti in flagranza di reato, varie segnalazioni alla Prefettura per uso personale di sostanze stupefacenti, da sequestri di sostanze stupefacente per un totale di circa 9 kg tra cocaina, marijuana ed hashish, nonché dal sequestro della somma di circa 8mila euro quale presunto provento dell’attività di spaccio. Il giudice per le indagini preliminari di Lecce ha ritenuto quindi gravi gli elementi investigativi acquisiti condividendo l’impostazione accusatoria ed emettendo l’ordinanza di custodia cautelare a cui il Comando Provinciale Carabinieri di Lecce ha dato esecuzione nella mattinata odierna. È obbligo rilevare che gli odierni indagati e destinatari della misura restrittiva, sono, allo stato, indiziati di delitto, pur gravemente, e che la loro posizione sarà definitivamente vagliata giudizialmente solo dopo l ’emissione di una sentenza passata in giudicato in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.

MATTIA BANNER 3

In allegato, le dichiarazioni del Col. Donato D’Amato, Comandante Provinciale dei Carabinieri di Lecce.