IL CONSIGLIO DI STATO RIGETTA L’ISTANZA CAUTELARE CONTRO IL PROGETTO DEGLI IDROVOLANTI
Il Consiglio di Stato rigetta l’istanza cautelare avverso la sentenza del TAR Lecce che aveva respinto il ricorso contro il progetto degli idrovolanti nella marina di Santa Maria al Bagno. Ora il nuovo servizio turistico può “decollare”!
I fatti. Nel febbraio 2021 il prof. Pierluigi Congedo, proprietario di un’abitazione vicina al giardino della memoria di S.M. al Bagno e presidente del Comitato di S.M. al Bagno a difesa della marina e del giardino della memoria, impugnava al TAR Lecce il progetto degli idrovolanti sul quale l’Amministrazione Mellone punta per incrementare l’economica turistica della marina. Nel 2020, infatti, il Comune di Nardò aveva ottenuto un finanziamento a fondo perduto del programma europeo Interreg Grecia/Italia 2014/2020, per un importo di € 533.000,00, per l’installazione di una idrosuperficie con mini terminal nella marina di Santa Maria al Bagno di Nardò. Il finanziamento era condizionato alla realizzazione dell’opera nei tempi programmati. Sul progetto dell’opera pubblica si teneva una conferenza dei servizi per l’acquisizione dei pareri da parte delle Autorità competenti; la conferenza dei servizi si concludeva con l’acquisizione di tutti i pareri favorevoli alla realizzazione dell’opera, compreso quello della Soprintendenza. Sennonchè nel febbraio 2021 il prof. Pierluigi Congedo impugnava al TAR Lecce la suddetta conferenza dei servizi ed i pareri acquisiti all’interno della stessa, in particolare quello della Soprintendenza, a difesa della sua abitazione e quale residente del Comitato di Santa Maria al Bagno. L’Amministrazione di Nardò decideva di difendersi in giudizio con l’Avv. Paolo Gaballo, il quale, innanzi al TAR Lecce, eccepiva la tardività del ricorso, poiché notificato oltre il termine di decadenza di 60 giorni dalla conoscenza dei provvedimenti impugnati da parte del ricorrente ed il difetto di legittimazione sia del ricorrente, che del comitato che lo stesso rappresenta, per carenza di presupposti necessari. All’udienza camerale del marzo 2021 i legali del prof. Pierluigi Congedo rinunciavano all’istanza di sospensione che avevano richiesto contro i provvedimenti impugnati. Il pomeriggio dello stesso giorno i suddetti legali notificavano un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica intestato al sig. Bruno Congedo, padre di Pierluigi e comproprietario della medesima abitazione, che contestava, per le stesse ragioni del figlio, i provvedimenti già impugnati da quest’ultimo. L’Amministrazione di Nardò decideva di trasporre il giudizio al TAR Lecce e, tramite l’Avv. Gaballo, evidenziava la corretta la localizzazione dell’opera pubblica lungo la costa neretina, trattandosi di scelte che, pur essendo riservate alla discrezionalità dell’amministrazione, erano state adeguatamente istruite e motivate, tenendo conto anche del giardino della memoria, visto che lo stesso sarebbe stato riqualificato, valorizzato ed impegnato solo in minima parte, senza alcun impatto.
Nel luglio 2021, il Tar Lecce, sezione prima (Presidente Ettore Manca, relatore Silvio Giancaspro), accogliendo le tesi dell’Avv. Paolo Gaballo, pubblicava la sentenza che rigettava il ricorso del sig. Bruno Congedo, ritenendolo infondato. Secondo il TAR, “l’amministrazione ha esercitato i propri poteri discrezionali senza omettere di valutare e comparare tutti gli interessi coinvolti dalla scelta localizzativa e in particolare l’interesse alla conservazione del valore simbolico del giardino della memoria”.
Il sig. Bruno Congedo, però, non si dava per vinto ed appellava al Consiglio di Stato la sentenza del TAR, chiedendone la sospensione dell’efficacia. L’udienza si è tenuta mercoledì scorso in presenza degli avvocati delle parti interessate.
Questa mattina la IV Sezione del Consiglio di Stato – Presidente Ermanno De Francisco, relatore Silvia Martino – accogliendo la tesi difensiva dell’Avv. Gaballo, ha rigettato l’istanza cautelare del sig. Congedo, ritenendo che “l’appello non presenta apprezzabili elementi di “fumus boni juris” sia per quanto concerne la scelta della localizzazione dell’opera pubblica, sia in ordine alla dedotta violazione delle garanzie procedimentali”. Il Sig. Congedo è stato anche condannato a pagare le spese di lite della fase cautelare in favore del Comune di Nardò.
E’ stato così scongiurato il rischio di perdita del finanziamento comunitario da parte del Comune di Nardò, che, nei prossimi giorni, potrà finalmente avviare ed offrire alla collettività un importante servizio turistico.