RIZZO LATERALE
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PEC DELL’INPS ERRATA: IL TRIBUNALE CANCELLA I CONTRIBUTI

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MANIERI

Il Tribunale di Brindisi annulla la richiesta di contributi Inps a mezzo pec perché la notifica era sbagliata. Se la pec del contribuente è piena o scaduta gli enti devono inviare gli atti in Camera di Commercio.

Qualora il Fisco o l’Inps provvedano a intimare le loro pretese a mezzo pec ai contribuenti aventi p.iva e la notifica non dovesse andare a buon fine (perché ad esempio l’indirizzo del contribuente risulta pieno o non funzionante), gli enti devono rispettare una precisa normativa e inviare gli atti in Camera di Commercio, diversamente le pretese sono illegittime.

Tale segnalazione arriva dal Presidente di Camera Civile Salentina e Coordinatore Regionale Camere Civili di Puglia, l’Avv. Salvatore Donadei, a seguito della recente sentenza del Tribunale di Brindisi che ha annullato migliaia di euro di contributi previdenziali a carico di un contribuente per un vizio di notifica della pec (sentenza n.1514/2021).

Il giudice, infatti, al riguardo ha sancito che “in caso di indirizzo pec del destinatario non valido e attivo la notifica deve essere eseguita mediante:

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  • Deposito dell’atto presso gli uffici della camera di commercio;
  • Pubblicazione del relativo avviso sul sito informatico della medesima camera di commercio;
  • Invio al destinatario di una raccomandata a/r senza ulteriori adempimenti a carico dell’agente della riscossione.

Ebbene rileva il Giudicante che nel caso di specie trattandosi di persona fisica non vi è alcuna prova in giudizio che quest’ultima avesse fatto richiesta di notifica via pec…. In ogni caso non vi è prova della ricezione della raccomandata ar…..”.

Sul punto, segnala l’Avv. Donadei “Da tempo insieme all’Avv. Matteo Sances, componente del Consiglio direttivo di Camera Civile, e ad altri colleghi esaminiamo le notifiche a mezzo pec effettuate dagli enti riscontrando non poche criticità, per questo motivo abbiamo avviato una serie di proposte sui competenti tavoli istituzionali per cercare di far contemperare le dovute esigenze di speditezza dell’azione degli enti con i diritti fondamentali dei cittadini come ad esempio quello di conoscibilità degli atti. Nel frattempo invitiamo tutti i cittadini a controllare costantemente la propria posta elettronica certificata”.

Comunicato Stampa