ADDIO A SANTINO, A GALATONE “L’OSTE” PER ANTONOMASIA
Cordoglio unanime in città per l’improvvisa scomparsa di Santino Congedo, storico proprietario della trattoria che porta il suo nome, e che il suo nome ha tenuto quando dei giovani imprenditori hanno rilevato il locale dell’iconico “mescitore” una volta andato in pensione.
Il vino e la cucina tipica di Santino, con i proverbiali “pezzetti” preparati dalle sapienti mani della moglie Teresa, hanno affascinato per decenni i cultori della genuinità non solo galatonesi, ma di tutta la provincia, con la fama della piccola locanda di via Diaz, in pieno centro storico, arrivata alle orecchie di tutti nei ben 29 anni di conduzione targata Santino.
L’oste aveva aperto i battenti della sua trattoria nel 1988, una volta tornato dalla Germania dove era emigrato a 17 anni, lavorando per oltre vent’anni in fabbrica: aveva dato vita al locale sostituendo una vecchia cantinetta, affiancato sempre dalla sua famiglia, per poi diventare un punto di riferimento per i galatonesi trasversale a tutte le generazioni. “Quando ho cominciato – confessava nel 2017 – non pensavo che la trattoria diventasse quello che è stato: ricorderò soprattutto i rapporti d’amicizia coltivati con persone presenti tutte le sere, tra una briscola e un bicchiere di vino”.
E oggi sono in tanti, dai più attempati ai giovanissimi, a citare quelle serate in compagnia di un personaggio che ha pienamente caratterizzato una comunità che oggi si riconosce mancante di un’importante personalità.