GALATONE, CITTÀ TRADITA. COSÌ NON VA: IL PUG È UNA COSA SERIA

– Nota stampa Prima Galatone-

Siamo ormai abituati all’utilizzo a fini elettoralistici da parte dell’Amministrazione Filoni delle risorse e delle esigenze del nostro Comune, ma con la questione Pug (Piano Urbanistico Generale) tocchiamo livelli eccelsi di gravità. A pochi mesi dalle elezioni amministrative, la maggioranza di Filoni si affretta ad approvare il principale strumento di progettazione della città in Consiglio Comunale: quali interessi cerca di tutelare l’amministrazione, dopo oltre quattro anni di immobilismo sulla materia? Quali appoggi vuole garantirsi?

Viene spacciata come partecipazione dei cittadini (il Pug, stando alla legge, deve essere approvato con il coinvolgimento della popolazione) una serie di incontri virtuali avvenuti oltre un anno fa: nessun tecnico galatonese è al corrente di quali siano le conclusioni finali della progettazione, ultimata in fretta e con le risorse tecniche del Comune ridotte all’osso, con sole tre unità rimaste al servizio dell’ufficio tecnico e le conseguenti difficoltà anche ad evadere le pratiche ordinarie.

Cittadini e addetti ai lavori non sanno quale sarà il destino sancito per la viabilità, per le aree verdi attrezzate, per le zone C e le zone artigianali e commerciali, per l’edificabilità delle abitazioni di campagna. I galatonesi non sanno che la nuova commissione locale per il paesaggio ha iniziato a lavorare solo nel novembre del 2021, dopo essere stata congelata per mesi a causa proprio della ridotta quantità di personale all’interno degli uffici comunali. In tutto ciò, non sono mancati gli errori marchiani come la nuova perimetrazione delle aree a rischio allagamento, corretta tardivamente e dopo numerosi solleciti da parte dei tecnici locali.

Con la Giunta targata Filoni Galatone ha visto la peggior gestione delle risorse umane del Comune, con lo svuotamento dei settori tecnico, urbanistico e lavori pubblici, tra allontanamenti, contrasti interni e abbandoni: la conferma più lampante della mancanza di visione a lungo termine che caratterizza questa amministrazione fin dal suo insediamento. Un’amministrazione che ora vuole vantarsi di mettere il cappello su un Pug concepito male e che maschera e tradisce tutti i principi di scrittura partecipata cui il Piano dovrebbe ispirarsi. E intanto, a causa dei danni fatti, i progetti ordinari che potrebbero portare risorse economiche alla città sono ancora nel cassetto. L’egoismo più gretto a discapito del bene comune.

Prima Galatone