ADDIO GREGORIO…IL SALUTO DELL’A.C. NARDÒ
“Quando muore un anziano, brucia una biblioteca”. Era una delle citazioni che amava dire spesso, per sublimare l’esperienza, la storia, il vissuto, le tradizioni, la terra natia, la storia contadina, la “sua” Nardò.
Quella storia ricercata, scovata e servita col sorriso, quella storia che con spirito romantico lui non ha mai deluso, per impegno, per gioia, per la bellezza di stare insieme alla sua gente per la quale era un’icona. Gregorio Caputo ci ha lasciato improvvisamente e, di sicuro, divampa più di una biblioteca. Perché lascia un vuoto in tutti, perché l’ironia e il sorriso che ha sempre trasmesso ora sono solo un ricordo.
Diciamolo chiaramente: nei nostri cuori si attenua quella fiammella di gioia che, anche con la semplice citazione del suo nome, lui ha sempre alimentato. Gregorio era uno di famiglia, era il teatro, era quella maschera della quotidianità fatta di sofferenza e lavoro, di sacrifici e privazioni ma ricca di amore, raccontata con semplicità, rappresentata artisticamente con travolgente simpatia e maestria. Il suo sorriso, il suo buon umore ora dovremo cercarli attraverso il ricordo.
Per fortuna di ricordi ne abbiamo tanti, per fortuna il solco tracciato sul palco, nelle strade, nella vita reale è profondo. Alzi la mano chi non ha un velo di tristezza. Eppure, anche in questi momenti, il primo pensiero vola alle risate che ha saputo donarci.
È l’istinto dell’animo ci porta a non immaginarlo lontano, fra le nuvole. Perché Gregorio è stato unico. Un personaggio strappato al teatro e calato nella vita reale e viceversa. Ora abbiamo un grande dovere: spegnere il fuoco su quella biblioteca e perpetrare nell’eternità i tesori che ci ha donato.
Lui lo apprezzerebbe: già lo immaginiamo con la sua fragorosa risata… In tanti lassù, nel grande “pittaci” del paradiso lo hanno accolto a braccia aperte e già, siamo sicuri, Gregorio tiene banco, con “cunti, culacchi e barzellette…”
Grazie Gregorio, grazie per tutto!
L’A.C. Nardò tutta caro Gregorio, commossa, ti ringrazia e si unisce al dolore non solo della tua famiglia ma di tutti i neritini.