AL VIA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN GREGORIO ARMENO
Il tradizionale appuntamento dei fedeli neritini per celebrare il Santo patrono si terrà anche quest’anno all’insegna della fede e nel rispetto delle basilari ma fondamentali norme per prevenire i contagi da Covid19. Una scelta condivisa sia dal Parroco della Basilica Cattedrale, Don Giuliano Santantonio, sia dal Sindaco di Nardò, Avv. Giuseppe Mellone. Non mancheranno la fiera, il 19 e 20 febbraio (che torna dopo lo stop del 2021), le luminarie, gli eventi più significativi quali il Solenne Pontificale presieduto da S.E. Rev. Mons. Luigi Pezzuto, Arcivescovo e Nunzio Apostolico, e concelebrato da S.E. Rev. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli (sabato 19 febbraio alle ore 18.30) e la cerimonia dei 100 tocchi, quest’anno sostituita con un evento pirotecnico di soli cento colpi secchi (domenica 20 febbraio alle ore 17.15).
Il Comitato organizzatore si è adoperato per rendere la ricorrenza fruibile ai fedeli. La pandemia, e le difficoltà che questa sta portando alle popolazioni, non farà venire meno la fede e la devozione nei confronti del Santo patrono che a Nardò hanno radici profonde, soprattutto da quando la sua statua posta sul Sedile in piazza Salandra, alle 16,30 del 20 febbraio 1743, accogliendo le preghiere dei fedeli in panico, resistette al terremoto fermandolo e salvando la popolazione dalla morte e dalla devastazione. Nardò è la sola città in Italia, che ha come principale e unico Santo Patrono San Gregorio Armeno l’illuminatore.
L’Armenia è il paese che per primo ha abbracciato la fede cristiana e che proprio a San Gregorio ha dato i natali. La sua vita, come quella del suo popolo, è stata sempre caratterizzata da persecuzioni e violenze che sono continuate nei secoli fino a sfociare in un vero genocidio, il primo del XX secolo, tra il 1915 e il 1923 con lo sterminio di un milione e mezzo di armeni.
È la seconda metà del III secolo d.C. quando San Gregorio viene al mondo. È membro di una stirpe reale costretta a fuggire in Cappadocia quando suo padre si rende responsabile dell’omicidio del re Chosroe. È qui che abbraccia la fede cristiana. Con la maggiore età, sposato e con due figli, viene ordinato sacerdote (le usanze dell’epoca consentivano il sacerdozio ai coniugati anche se nella chiesa ortodossa e in quella greco cattolica ci si può sposare ancora oggi) e torna in Patria con l’intento di riparare al crimine compiuto dal padre, ma viene arrestato e trascorre 13 anni nella fortezza di Artashat. Di lui già si narra che sia in possesso di poteri miracolosi e, proprio per questo, verrà liberato dopo aver guarito lo stesso sovrano – Tiridate III – che ne aveva ordinato l’arresto. Non solo, il sovrano si converte al cristianesimo e ordina che questa diventi anche la religione ufficiale del regno. Per questo motivo San Gregorio è anche conosciuto come il primo Santo capace di convertire al cristianesimo, nel 301 d.C., una intera nazione. Un anno dopo diventa Patriarca d’Armenia e il principale punto di riferimento per la comunità cristiana. L’ultimo periodo della sua vita lo vive da eremita e muore sul monte Sepouh intorno all’anno 328. Alcune sue reliquie sono sparse in giro per il mondo. A Nardò intorno all’VIII secolo giunge una parte di avanbraccio portata dai monaci armeni in fuga da una persecuzione iconoclasta. Inizialmente è custodita in un reliquario ligneo che poi verrà sostituito con uno in argento. Purtroppo la reliquia, con il suo contenitore, fu trafugata la notte del 5 marzo 1975, dalla chiesa di San Domenico dove era temporaneamente custodita a causa dei lavori di restauro della Cattedrale. L’attuale reliquario è una copia uguale, realizzata interamente a spese dei fedeli, subito dopo il furto.
La Chiesa cattolica è molto vicina al popolo armeno. San Giovanni Paolo II e Papa Francesco hanno testimoniato questa vicinanza recandosi in terra armena e dedicando in alcune loro liturgie anche un pensiero a San Gregorio l’illuminatore il cui culto ha superato negli anni i confini dell’Armenia e si è diffuso tra i fedeli di tutto il mondo, da Oriente a Occidente. L‘universalità del suo messaggio cristiano, il suo impegno per favorire il dialogo e l’unione di tutte le Chiese cristiane e il rispetto dell’identità etnico-religiosa sono oggi attuali più che mai, valori fondamentali per una società libera e plurale. La fede nel Santo Patrono, in nostro Signore e nella Vergine Maria ci accompagnino sempre e guidino i nostri passi sulla via della speranza, della pace e della fraternità.
SETTENARIO SAN GREGORIO ARMENO
13 – 20 febbraio 2022 Celebrazioni della Parrocchia Maria SS. Assunta Basilica Cattedrale – Nardò
Domenica 13 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Parrocchia San Francesco da Paola, Confraternita Santa Rita e Immacolata, Confraternita Anime Sante del Purgatorio
Lunedì 14 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Confraternita San Giovanni Battista, Confraternita San Gregorio e San Trifone, Confraternita San Luigi Gonzaga
Martedì 15 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Parrocchia Santa Maria degli Angeli, Parrocchia Beata Vergine Assunta (Santa Maria al Bagno), Confraternita SS. Sacramento, Confraternita Annunziata e Carmine.
Mercoledì 16 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Parrocchia Sacro Cuore, Parrocchia San Francesco d’Assisi, Parrocchia Beata Vergine Maria (Cenate) e gruppo preghiera San Pio.
Giovedì 17 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Parrocchia San Gerardo Maiella, Parrocchia Santa Caterina d’Alessandria, Parrocchia Santa Famiglia, Confraternita San Giuseppe Patriarca.
Venerdì 18 febbraio
Ore 18.30 Santa Messa con la partecipazione della Parrocchia Beata Vergine del Rosario (Villaggio Resta), Confraternita Sant’Antonio di Padova, Confraternita Beata Vergine Maria del rosario.
Sabato 19 febbraio
Ore 18.30 Solenne Pontificale presieduto dal nunzio apostolico S.E. Rev. Arcivescovo Mons. Luigi Pezzuto, e concelebrato da S.E. Rev. Mons. Fernando Filograna, Vescovo della Diocesi Nardò-Gallipoli.
Domenica 20 febbraio
Solennità di San Gregorio Armeno.
Nella Basilica Cattedrale si celebreranno le SS. Messe nei seguenti orari: 7,30 – 9,00 – 10,30 – 18,30.
Alle ore 17.15 saranno eseguiti cento colpi secchi in memoria delle vittime del terremoto.
Sabato 19 e domenica 20 febbraio Fiera
Il Comitato:
Don Giuliano Santantonio – Padre Spirituale
Luigi Parisi – Presidente
Elisabetta De Mola, Marco Cipressa, Salvatore D’Alessandro, Massimo Albanese, Pino Amato, Giovanni Dell’Atti, Antonio Dell’Anna e con la collaborazione di Mino De Benedittis per i rapporti con le Confraternite e le Parrocchie.