GALATONE: LA CITTÀ SI RIFÀ IL LOOK
-Comunicato stampa –
Dopo aver ottenuto dalla Regione Puglia il finanziamento di complessivi 250mila euro per il progetto di riqualificazione di piazza san Sebastiano nell’ambito della misura DUC2 (i distretti urbani del commercio) l’amministrazione comunale di Galatone ha proceduto all’affidamento dei lavori che avranno inizio nei prossimi giorni. Si tratta di un progetto che consentirà la valorizzazione del frantoio ipogeo, l’arredo urbano della piazza e il rifacimento dei tratti di marciapiede dissestati, dando nuova veste anche allo snodo veicolare antistante l’arco di San Sebastiano.
“Un lavoro di squadra, con un grande contributo degli Uffici e del gruppo di progettazione comunitaria insediato presso la Cooperativa di Comunità voluto dall’assessore alle attività produttive Maurizio Pinca, che ha portato immediatamente i suoi frutti. La previsione nella pianificazione del DUC2 della rigenerazione e del nuovo arredo ed infrastrutturazione tecnologica della piazza più antica della città è volta a trasformare il centro città in un grande contenitore di attrazione e di intrattenimento, di artigianato e di cultura: un polo commerciale e culturale a 360 gradi”, dice il sindaco Flavio Filoni.
“Piazza San Sebastiano – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Biagio Gatto – è stata infatti per tutto il secolo scorso uno degli snodi fondamentali del traffico merci, dei mercati e della stessa offerta di forza lavoro da parte dei contadini. Oggi, dopo la demolizione del cosiddetto mercato coperto è rimasto uno spazio vuoto ed anonimo. In tale contesto l’amministrazione ha inteso perseguire, anche con step successivi e coordinati, la rifunzionalizzazione di tale spazio, dando allo stesso una nuova veste architettonica che richiami gli antichi scopi”.
Per l’assessore allo sviluppo economico, Maurizio Pinca, “la ricostruzione architettonica, attraverso un nuovo arredo urbano, una nuova illuminazione ed una connotazione dell’area pedonale, si prefigge l’obiettivo di realizzare un ambiente non gerarchico, in cui i fruitori possano diventare protagonisti nella definizione stessa dello spazio. Ciò che veramente importa per la ricostruzione della comunità è infatti la capacità di moltiplicare le relazioni tra esseri umani e luogo, inteso sia come ambiente urbano sia come spazio virtuale”.