RIZZO LATERALE
RIZZO LATERALE

NOLEGGIANO UN’AUTO PER ANDARE A LECCE E RUBARE NEGLI APPARTAMENTI. NEI GUAI DUE DONNE

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MANIERI

Denuncia in Stato di Libertà di T. S., classe 2003, unitamente ad una minore, entrambe residenti in un campo nomadi di Roma (pregiudicate), ritenute responsabile, della consumazione di alcuni furti all’interno di civili abitazioni in Lecce (ex art. 81 comma 2° – 624 bis comma 1° e 625 comma 1° n.2 del Codice Penale), con effrazioni, avvenute tutte con le medesime modalità di apertura delle porte d’ingresso tipiche delle etnie rom, presenti su tutto il territorio nazionale vero e proprio “marchio di fabbrica della loro azione predatoria”, con l’aggravante di aver usato violenza sulle cose, impossessandosi di cose mobili altrui (oggetti di valore, capi di abbigliamento, denaro ed altro), perpetrati nella città di Lecce in quest’ultimo periodo festivo dell’anno in corso.

A conclusione di una complessa attività investigativa, avviata successivamente al furto in una abitazione in questa via A. Boito il 20.12.2021, e nel contrasto alla recrudescenza dei reati predatori, come detto, in occasione delle festività natalizie, in particolare furti, in Lecce, all’interno di alcuni appartamenti, alcuni puntualmente documentati dall’insieme delle risultanze investigative, dalle dichiarazioni rese dalle parti offese e dalle individuazioni fotografiche, con il contributo dei numerosi video registrati ed estrapolati dalle telecamere di video sorveglianza e dalla comparazione dei relativi fotogrammi, oltre agli specifici servizi di P.G. con numerose osservazioni e pedinamenti, questa Squadra Mobile, ha deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Lecce una giovane donna T. S., classe 2003 unitamente ad una minore, entrambe residenti in un campo nomadi di Roma, qui giunte “in trasferta”, previo noleggio di un’autovettura nella capitale utilizzando documenti di identità artatamente falsificati ed apocrifi.

MATTIA BANNER 3

Successivamente all’intervento per consumato furto, in questa via A. Boito, dal sistema di videosorveglianza, emergeva in maniera chiara ed univoca che a commetterlo erano state due giovani donne giunte a bordo di una Fiat Panda di colore nero, dalla quale, dopo aver fatto alcuni giri di osservazione, venivano notate scendere ed accedere nel condominio per poi uscirne dopo alcuni minuti prima di allontanarsi con la stessa Fiat Panda nera. Le immagini registrate evidenziavano le caratteristiche somatiche e l’abbigliamento delle due donne (che a differenza delle immagini registrate al loro arrivo), una delle quali aveva uno zainetto nero sulle spalle visibilmente colmo nonché un altro zainetto di colore chiaro verosimilmente pieno e riconosciuto poi come uno di quelli elencati tra gli oggetti rubati nella denuncia di furto sporta dalla parte offesa. Dagli accertamenti in banca dati si risaliva alla società di autonoleggio dell’autovettura utilizzata dalle giovani donne, sedente in Roma, lì acquisendo la documentazione contrattuale sottoscritta per il noleggio del veicolo dal 16 dicembre 2021 al 14 gennaio 2022 e, accertando che era stata sottoscritta previa esibizione di documenti rumeni, poi risultati essere anche apocrifi e falsi. Tra questi vi era una patente di guida effigiante il volto di una giovane donna corrispondente ad una delle due autrici del furto, conducente della Fiat panda nera.

La stessa donna, anche con nomi diversi, in altre circostanze e sempre per periodi di tempo medio/lunghi, aveva noleggiato altri veicoli; nonché annoverava numerosissimi precedenti di Polizia per reati predatori, con particolare riferimento ai furti in abitazione e quindi con lo stesso “modus operandi” delle due ragazze immortalate nelle telecamere, nonché, data la residenza nella capitale, la propensione alla trasferta  in altre province sul T. N., come quella che ha interessato questo capoluogo. Nel prosieguo dell’attività d’indagine, la presenza della Fiat Panda nera con le due giovani donne a bordo, veniva segnalata in questo ambito provinciale tanto che, nel tardo pomeriggio del 22.12.2021, veniva rintracciata in questa via Giovanni Paolo II e immediatamente riconosciute dagli investigatori. Inoltre, all’interno della Fiat Panda, veniva ritrovato un capo di abbigliamento riconducibile a quelli denunciati come asportati, mentre le due giovani occupanti, venivano identificate risultando entrambe censite in banca dati per reati predatori ed altro, nonché trovate in possesso di arnesi ed oggetti atti allo scasso, utilizzati per accedere nelle abitazioni, che venivano sequestrati. In questi Uffici, era poi possibile riscostruire dettagliatamente i movimenti delle due donne in questa provincia permettendo, al personale operante, di recuperare dai luoghi in cui avevano occultato quanto asportato durante il furto e, ritrovando in Taurisano (LE), in una aiuola in una piazzetta comunale, abilmente occultato e sepolto nel terreno, un sacchetto di colore argento con all’interno alcuni monili di valore riconducibili a quelli asportati ed indicati in denuncia e, successivamente, in un’abitazione di quello stesso comune, venivano rinvenuti svariati capi di abbigliamento, tutti riconducibili allo stesso furto, che una volta riconosciuti dai legittimi proprietari venivano loro restituiti.

Si evidenzia che l’attività d’indagine di questa Squadra Mobile ha permesso di recuperare la quasi totalità di quanto asportato, per un ammontare di circa 11-12.000 euro di beni in valori, monili, abbigliamento ed oggetti vari (ad eccezione di un orologio del valore di 1.000 euro) sebbene le indagini siano tuttora in corso anche al fine di accertare ulteriore responsabilità penale in capo alle due giovani donne per altri furti consumati in questa provincia.