Galatone, periferia e tradizione. Torna il “Fuorifalò” per la vigilia di Santa Lucia
Anche quest’anno il Comitato di Quartiere Fulcignano – San Luca – Serre – Vorelle, in collaborazione con la Pro Loco Galatone, la Parrocchia Maria Ss. Assunta e numerose associazioni del territorio, disegna una serata di cultura, tradizione e comunità attorno allo storico falò di Luigi Gabrieli, che dal 1982 in via San Luca dà fuoco alle sue cataste di legna in onore di Santa Lucia, come vuole la tradizione galatonese ogni 12 dicembre, vigilia dei festeggiamenti in onore della beata protettrice della vista.
Una festa solare che segna l’incedere della luce sulle tenebre (a pochi giorni dal solstizio d’inverno), associata al culto per quella che è la santa della vista, a Galatone presente grazie soprattutto alla chiesa dell’Annunziata, nel centro storico, da tutti conosciuta come chiesa di Santa Lucia. Un rito – oltre che religioso – che in passato aveva dei risvolti anche pratici, visto che ad essere bruciati erano gli scarti dell’appena conclusa vendemmia: in passato erano decine i falò organizzati da gruppi di ragazzi in tutta la città. Oggi quello di lu “zu’ Gigi” (come da tutti è conosciuto in città), alla sua 39esima accensione, rimane uno dei pochi ancora in vita, promosso da un Comitato di semplici residenti di un’area della città che chiede attenzione e sviluppo.
Come ogni anno, situazione epidemiologica permettendo, non mancheranno il cibo tipico, i mercatini e la musica: un quintale di “pettule”, come vuole la grammatica galatonese, è pronto per essere distribuito insieme a vino, carne, panini, dolci. Pronti ai nastri anche i numerosi espositori e artigiani che troveranno spazio davanti al fuoco di via San Luca. Appuntamento a partire dalle 19:30 per la Benedizione del Fuoco ad opera del parroco Don Agostino Lezzi.