FUORI TUTTI. AVANTI IL NUOVO. A Frate Augustino piace Marcello Resta
A Frate Augustino piace Marcello Resta.
Frate Augustino non rimane indifferente a ciò che avviene all’interno dell’ U.D.C. parente alla lontana ma sempre parente di colei che era la balena bianca ovvero la Democrazia Cristiana della quale è stata una pietra miliare lo stesso Frate.
Frate Augustino infatti è stato negli anni ’70 capo di gabinetto dell’allora potentissimo segretario della Democrazia Cristiana Benigno Zaccagnini.
Tutto da Frate Augustino passava.
Tanta gente di Nardò che, in quegli anni, si è dovuto mettere “la strada sotto” ed arrivare a Roma alla Piazza del Buon Gesù sede storica della Democrazia Cristiana per chiedere una “grazia” al Frate.
Orbene!!!
Frate Augustino ha salutato con piacere l’arrivo della notizia della nomina a commissario cittadino dell’U.D.C. dell’imprenditore Marcello Resta.
A detta del Frate, oltre alla Mita, Resta è stato l’unico valore aggiunto nella coalizione che ha sostenuto la candidatura a sindaco di Mino Frasca.
Pertanto, ha meritato sul campo l’ambito riconoscimento.
Una nomina che, non a caso, non ha continuità con quella che era la nomenclatura storica del gruppo fraschiano.
Un vero e proprio sostanziale cambiamento.
Infatti, in questa campagna elettorale, nel gruppo storico del candidato sindaco sono usciti tutti a “nudo” con la loro vera vena.
Niente più grandi elettori con i loro 30/40 voti di famiglia da dirottare ai soliti privilegiati.
Trippa per gatti non c’è ne stata più per nessuno.
Ognuno ha dovuto correre da solo con le proprie forze.
E i risultati sono stati alquanto miseri.
Quelli che erano i cavalli di razza della squadra (Alessandro Presta e Paola De Benedittis) ai quali sono sempre state destinate, in maniera esclusiva, tutte le possibilità di crescita, si sono rilevati dei “brocchi” ovvero dei cavalli sciancati.
Altro tonfo è stato quello della coppia Rossellina Toma e Pamelita Manieri.
Nel corso degli anni, alludendo al loro patronato, hanno sempre millantato numeri importanti.
In ogni occasione elettorale, si udiva il vocione della Pamelita :”li voti dillu studiu so li unici ca so bissuti”.
Stranamente questa volta “lu studiu” numeri non è ha fatti.
Circostanza evidente non tanto dal risultato della Rossellina (78 voti) ma da quello ottenuto dal padre della Pamelita (25 voti).
Concludendo, Frasca ha fatto bene a fare un turnover.
Fuori tutti.
Le zavorre a mare!!!
Avanti il nuovo. 💪