ECCO TUTTI I NOMI DEI CONSIGLIERI PROBABILMENTE ELETTI
Ecco tutti i nomi dei consiglieri probabilmente eletti. In coda mettiamo i primi dei non eletti che potrebbero subentrare ai consiglieri già eletti che dovessero venir chiamati a ricoprire un incarico assessorile.
Maggioranza sindaco Pippi Mellone
Pippi sindaco di tutti 3: Giulia Puglia, Francesco Plantera, Massimo Dito
Liberi popolari 3: Giampiero Lupo, Gabriele Mangione, Daniela Bove
Libra 2: Oronzo Capoti, Simona D’Ambrogio
Difendere Nardò 2: Pierpaolo Giuri, Maria Grazia Sodero
Andare Oltre 3: Antonio Tondo, Ettore Tollemeto, Gianluca Fedele
Nardò per bene 2: Carlo Benegiamo, Maria Giulia Manieri-Elia
Noi X Nardò 1: Paolo Maccagnano
Obbiettivo Comune 2: Pantaleo Manieri, Alessandra Prete
Avanti Nardò: Andrea Giuranna, Augusto Greco
Primi non eletti: Pierluigi Tarantino, Alberto Gatto, Annalisa Cuppone, Lucio Margarito, Eleonora Colazzo, Gianluigi Barone, Stefania Albano, Giuseppe Alemanno, Giuseppe Verardi
Minoranza
A causa del clamoroso risultato di Mellone, che ha superato il 74% dei consenti, la minoranza è stata veramente “asfaltata”, come aveva annunciato il sindaco uscente nel suo comizio di chiusura. Un bruttissimo termine che rende l’idea di che cosa sia accaduto ai perdenti che, in teoria, avrebbero potuto occupare nove scranni nella minoranza. Invece ne ottengono solo quattro e sono tre per la coalizione di Falangone e uno per quella di Frasca: Carlo Falangone come candidato sindaco, due del Pd, Lorenzo Siciliano e Daniele Piccione, Mino Frasca come candidato sindaco perdente.
I molti voti alla candidata sindaca Stefania Ronzino (persino più di Frasca ma ottenuti senza una “coalizione” come quella di centrodestra) non sono serviti alla causa perché, per far “scattare” il seggio, sarebbe stato necessario che la lista prendesse qualche voto di più. Ma un importante disgiunto (ad esempio candidati di Mellone con indicazione per Ronzino sindaca) non ha consentito alla lista di NBC (Nardò bene comune) di prendere quei circa trenta voti che sarebbero stati sufficienti per far entrare l’avvocata ed ambientalista nella massima assise cittadina.