IL 3 E 4 OTTOBRE, A NARDÓ, TIRA ARIA DI CAPPOTTO

1.416

-Di Giuseppe Greco-

Il confronto è impietoso, forse addirittura imbarazzante. La lettura delle liste per il 3 e 4 ottobre ci consegna uno scenario molto indicativo delle forze in campo. Da una parte Pippi Mellone con nove formazioni al gran completo, pronte praticamente da mesi, una coalizione granitica forte di cinque anni di governo a suon di cose fatte e problemi risolti. Assessori e consiglieri di maggioranza hanno tutti risposto all’appello di una rivoluzione bis. In totale 216 candidati, di cui 116 donne, che trasmettono un’idea di compattezza ed energia.

Dall’altra parte l’universo (è un eufemismo) antimelloniano, un insieme di liste raffazzonate e con una vocazione “stranamente” esterofila. Se abbiamo fatto bene i conti la coalizione di Falangone “vanta” ben 17 persone che non risiedono in città su 104, quella di Frasca 21 su 91, la lista della Ronzino 4 su 23. Il dato è inequivocabile: per ingrossare le liste gli anti Mellone sono andati a cercare altrove i candidati, dopo aver bussato inutilmente a mezza città. Un bluff, visto che il Partito Democratico (di Falangone) ha 5 candidati forestieri su 22 e Nardò Civica (di Frasca) addirittura 9 su 21, solo per fare un paio di esempi. Evidentemente tra i cittadini neretini Falangone, Frasca e Ronzino hanno l’appeal politico di un’ortica.

Non che la strategia abbia pagato, ai fini del completamento delle liste. Che sono tutte monche o quasi. Pensate se non fossero andati a pescare in tutta la provincia e anche oltre. A Falangone mancano 16 candidati, a Frasca 5, alla Ronzino 1. Una giovanissima candidata di Falangone, nuova alle dinamiche della politica, si è affrettata questa mattina a rinunciare dopo aver scoperto che il suo candidato sindaco non era Pippi Mellone (che le avranno raccontato?). Due candidati di Frasca avevano fatto lo stesso nelle scorse ore. Sintomi di disagio, di debolezza e di un prematuro sfaldamento delle coalizioni.

L’analisi dei volti e dei nomi è ancora più sconcertante. Spiccano una sequela di vecchi catorci (a cominciare dal solito immancabile cognome degli ultimi 50 anni), di figure improbabili e di carneadi riempilista. Volevano mobilitare il mondo contro Mellone, ma il mondo era occupato a sostenere Mellone.

Il 3 e 4 ottobre a Nardò, a dispetto della stagione, probabilmente sarà già tempo di cappotto.