CLEANUP NELL’OASI DELLE CESINE. GIOVANI NERETINI PARTECIPANO ALL’INIZIATIVA DEL COORDINAMENTO AMBIENTE SALENTO
Nella mattinata di domenica 29 agosto, alcuni volontari neretini si sono recati nella Riserva Naturale delle Cesine, nel comune di Vernole, per unirsi all’iniziativa promossa dal Coordinamento Ambiente Salento. Muniti di guanti e sacchi della spazzatura, gli operatori hanno raccolto chili e chili di rifiuti che si accumulavano sul lungomare probabilmente da anni, tanto da essersi integrati nella conformazione del paesaggio, deviando lo sviluppo della flora e della fauna.
“Le buste di plastica si sono sedimentate e incastrate alla base delle dune costituendone uno strato”, racconta una volontaria. “Se provavamo a tirarle via si sgretolavano, oppure la duna franava. Non c’è più modo di recuperare quei rifiuti”.
Le cattive condizioni ambientali della riserva sicuramente non erano inaspettate, ma non per questo sono state meno sconcertanti. Sono stati trovati scarti di ogni tipo, per la maggior parte plastiche, le quali spesso erano in evidente stato di degrado e quindi non più riciclabili, oltre che difficili da afferrare.
“I rifiuti erano troppi per il numero di volontari presenti”, dice un altro partecipante. “È stato necessario stabilire quali raccogliere e quali lasciare. Io ad esempio ho raccolto quanta più plastica possibile”. In effetti si stima che in Italia, per ogni 100 metri di costa, siano presenti circa 780 rifiuti e il 90% di questi è costituito da plastiche. È un dato esorbitante e vergognoso.
Negli ultimi anni la Puglia è stata insignita di numerosi riconoscimenti per l’amenità e la salubrità dei paesaggi costieri. Questi dati però entrano in contrasto con la mole di spazzatura raccolta dai volontari oggi. Sarebbe invece opportuno riservare profonda attenzione alla cura ambientale, che è il futuro della nostra Terra.
Elsa Indiano, candidata della lista Collettiva per le amministrative 2021