DOMANI AL MUST – OFF GALLERY DI LECCE INAUGURAZIONE DI DIVISI DI LAURA FERNÁNDEZ T
“Tendo sempre ad abbattere i confini, tra linea e colore, tra luce e ombra. Anche nei ritratti che ho dipinto non ci sono confini.
Ho ricominciato a dipingere volti all’inizio della pandemia, gente che conosco e perfetti sconosciuti, tutti con tratti, colori ed età differenti. Come una necessità, un processo liberatorio, d’istinto e di getto rielaboravo i lineamenti facciali dei visi nella loro totalità, eliminando, in questo caso, quella mascherina che ci ha costretto ad uno sguardo parziale.
DIVISI nasce in difesa del valore del volto come definizione fondamentale di un’umanità che non vuole perdersi”.
Così Laura Fernández T. presenta la sua mostra dal titolo DIVISI allestita nella sezione MUST – Off Gallery del Museo MUST Lecce, negli ambienti restaurati dell’ex monastero quattrocentesco di Santa Chiara, in via degli Ammirati, nel centro storico del capoluogo salentino.
DIVISI sarà visitabile dal 20 luglio al 20 agosto 2021, dalle ore 10.00 alle ore 21.00, con orario continuato, tutti i giorni escluso il lunedì (ingresso gratuito, info al numero 0832241067).
In esposizione oltre quaranta ritratti ad acquerello e inchiostro su carta e su tela firmati dall’artista andalusa, oggi operativa sulla scena milanese, che con DIVISI offre l’opportunità di un viaggio di indagine e introspezione attraverso volti “senza confini”, dalla sua Spagna al continente africano in cui è nata, dall’amato Salento in cui passa parte dell’anno all’intero bacino del Mediterraneo, per abbattere barriere, geografiche, fisiche, mentali, anche quelle che siamo stati costretti ad alzare per via della pandemia.
“Ho concepito questa parete di volti, realizzati in diversi formati e con tratti somatici universali, pensando un po’ a quei tanti piccoli volti che in questo periodo di teleconferenze e videochiamate di gruppo apparivano sugli schermi come alveari facciali – dice Laura Fernández T.
Ho voluto raccontare questi visi, che per me diventavano spazi su cui muovermi, cercando di annullare la parte più razionale di me.
Mi sono messa a lavorare con una tecnica che non usavo da tempo, riscoprendo la trasparenza e luminosità dell’acquerello che, insieme ad un uso istintivo dell’acqua, mi ha permesso di abbandonarmi e fare un viaggio di scoperta e continuo dialogo con la tecnica. Macchie di luce ed ombra senza confine, ritornando ancora una volta al mio filo conduttore sull’ombra”.
DIVISI segna per Fernández anche il ritorno all’uso della carta e, soprattutto, della tela grezza, ricavata da rulli di tela fatta a telaio, anche degli anni ‘30, trovati tra rimanenze di magazzino o in negozi antiquariato. Si tratta di una tela molto resistente, come non se ne fanno più, cosiddetta “cruda”: permette all’acqua di espandersi facilmente e richiede, dunque, una grande capacità di calibro delle quantità.
Anche le cornici usate per l’allestimento sono tutte antiche, artigianali, trovate in negozi di antiquariato in giro per la Puglia, e restaurate poi direttamente dall’artista.
“Ho montato tutto io con cura – dice l’artista. Amo recuperare dal passato. Nelle vecchie cose sento il tempo che è stato impiegato per costruirle, sento un’umanità non più comune, con la velocità delle produzioni d’oggi. In Puglia ho ritrovato un po’ di questo passato e quella pace che cercavo, con il canto degli uccellini la mattina, la bellissima luce dietro di me mentre dipingo… per questo ho sentito DIVISI dovesse partire da qui. Il mio lavoro legato all’umanità”.
DIVISI sarà inaugurata alle ore 19.00 di martedì 20 luglio, alla presenza dell’artista.
Ingresso libero, posti contingentati.
“La pittura di Laura Fernández è una metafora della condizione esistenziale dell’uomo sempre in balia degli eventi, apparentemente attraversata da elementi di stabilità ma sostanzialmente precaria e incostante”. Cristina Guerra
LAURA FERNANDEZ TREVINO è nata in Spagna, a Melilla, nel 1975. Oggi vive e lavora tra Milano e il Salento.
“L’ardente Andalusia mi donò la passione.
La grigia Milano la riflessione.
La luminosa Puglia la visione.” (Laura Fernández T.)