RIZZO LATERALE
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LOSAVIO: “DOPPIONE DEL BUS PER LE MARINE? NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE”

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MANIERI

“Non è la prima volta che accade una cosa simile nell’amministrazione di Nardò: basta mandare una Pec al Protocollo del Comune, proporre un servizio ad un certo costo e subito Mellone e la sua giunta lo adottano e lo finanziano. L’offerta è stata formulata da una ditta di trasporti a cui è stato affidato il servizio con delibera di giunta del 30 giugno, con grande tempestività e con l’inizio dell’attività il primo luglio. Spesa per le casse comunali: “solo” 26 mila euro”.

Non è la prima volta che accade una cosa simile nell’amministrazione di Nardò: basta mandare una Pec al Protocollo del Comune, proporre un servizio ad un certo costo e subito Mellone e la sua giunta lo adottano e lo finanziano.

L’offerta è stata formulata da una ditta di trasporti a cui è stato affidato il servizio con delibera di giunta del 30 giugno, con grande tempestività e con l’inizio dell’attività il primo luglio. Spesa per le casse comunali: “solo” 26 mila euro. Lo stesso tipo di servizio è già svolto dall’imprenditore Corrado Minerba, titolare della ditta di trasporti “Chiffi” di Nardò. In questo caso, aderendo al consorzio Cotrap, la ditta rappresenta il servizio consortile “Salento in bus” e copre la tratta Nardò-Santa Caterina-Santa Maria al Bagno con la linea dedicata 111.

MATTIA BANNER 3

Trattandosi di traporto pubblico locale (Tpl) il servizio viene erogato con costi calmierati. Cioè si paga poco più di un euro per coprire il percorso con la possibilità sottoscrivere l’abbonamento, abbassando i costi con il vantaggio per gli utenti di poter salire su ogni corsa. Praticamente lo stesso servizio a costi diversi ma, il primo, con l’obbligo di prenotazione.

Mi chiedo: sarebbe stato più opportuno, spendendo gli stessi soldi, diversificare l’offerta turistica? Sarebbe stato più opportuno, interessando l’assessorato al turismo in collaborazione con le strutture ricettive presenti sul territorio, dare agli ospiti di alberghi e villaggi la possibilità di un tour presso le masserie e le aziende eno-gastronomiche del nostro territorio per far conoscere i nostri prodotti tipici e le bellezze del nostro entroterra?

Sono solo esempi di come quelle somme potevano essere spese meglio e a vantaggio di attività e turisti. Quale vantaggio può invece offrire un servizio doppione ad un costo maggiorato? Che siano i cittadini a giudicare la convenienza di questa manovra.

Pierpaolo Losavio – Candidato Sindaco