RIZZO LATERALE
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CIPRESSI: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SI OSTINA E CONTINUA AD ABBATTERE

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MANIERI

Non si capisce perché l’Amministrazione comunale si sia ostinata ad abbattere questi cipressi che tutti ci dicono essere in buono stato. Diverse le ipotesi: a) faccio dispetto perché qui comando io; b) me ne frego! c) devono spendere soldi per comprare una siepe nuova; d) volevano solo bannarli ma il tasto bnella vita reale non c’è; e) gli alberi avrebbero dato fastidio durante il Rito delle Foto Trionfali del Taglio del Nastro mentre racconta del papà muratore.

Lo scorso mese di aprile avevamo ripetutamente informato, attraverso gli organi di informazione e i social, che il comune di Nardò intendeva procedere all’abbattimento delle alte quinte arboree dei cipressi che in Via Principi di Savoia e in Via Acquaviva proteggevano dall’inquinamento l’area dell’edificio scolastico di Via Marzano. In questi giorni, l’amministrazione comunale (come avvenuto per i pini di Via Bonfante, che potevano essere salvati, il pioppo di Via Bellini, ecc.) ha dato avvio, sorda ad ogni raccomandazione, all’abbattimento di quei cipressi, nonostante il parere negativo della Consulta per l’Ambiente.

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Supportati dall’analisi di validi tecnici (l’agronomo Bruno Vaglio e l’agrotecnico Antonio Orlando), avevamo sottolineato che quei cipressi, veri e propri monumenti vegetali, non presentavano criticità e avrebbero continuato a svolgere egregiamente una funzione antinquinante in favore di studenti e personale scolastico; al pari di tutte le essenze arboree avrebbero dovuto soltanto essere seguiti e all’occorrenza governati da tecnici validi e da personale idoneo. A margine, avevamo anche evidenziato che nella bella stagione, periodo di nidificazione degli uccelli, è vietata, ai sensi della legge n. 157/’92, la distruzione dei nidi (che pertanto costituisce reato) e che di conseguenza sono da evitare assolutamente interventi di potatura e di abbattimento di alberi. Non è normale, anzi è scandaloso che si elimini un patrimonio arboreo così importante, con l’aggravante che, per distruggere un bene della comunità neritina costato denari pubblici, si debbano sprecare ulteriori risorse rivenienti sempre dalle tasse pagate dai cittadini, mentre invece si riservi generalmente scarsa attenzione gestionale a tanti alberi deperenti (quindi davvero pericolosi) e ad altri bisognosi di cure, ma del tutto trascurati.

Cosimo Caputo
Rino Giuri
Coordinamento Associazione Nardò Progressista