L’ASSESSORE – LUPO CONTROREPLICA AL CONSIGLIERE SICILIANO
Il dato di fatto, per usare le parole del giovane ed impulsivo consigliere Siciliano, è uno solo: non ha seguito il consiglio di farsi una domanda e farsi dare una risposta. Magari in questo modo avrebbe compreso la questione.
Pubblichi tutto il verbale, e non solo una pagina, così i cittadini sapranno chi dice la verità e chi mente. Da pagare ci sono 36.768 euro e solo nel caso questo non avvenga entro 45 giorni scatterà l’aumento. Non so se continui a non capire quello che legge o se volutamente cerca di prendere in giro i cittadini.
Partiamo intanto da un dato di fatto, visto che Siciliano sembra voglia ergersi a censore della moralità. È in possesso di un verbale senza aver fatto alcuna richiesta di accesso agli atti, di conseguenza non avrebbe dovuto averlo ed invece c’è chi gliene ha fornito copia. Visto che confrontando la pagina pubblicata da Siciliano con la copia in possesso del Comune di Nardò appare evidente che abbia una copia diversa rispetto a quella notificata al Comune di Nardò, lo invito a farsi spiegare bene i fatti dal suo informatore.
Se Siciliano avesse letto meno distrattamente il verbale non mi avrebbe costretto ad una stucchevole replica. Il Comune di Nardò avrebbe dovuto assumere le figure di cui si parla oggi già nel 2014 e non l’ha fatto. Ad essere trasgressore della norma non può essere certo il sindaco. Si tratta dell’abc della normativa e c’è scritto chiaramente sul verbale, basta leggerlo.
Il resto è una polemica sterile che lascio volentieri a chi ha tempo da perdere.
Gianpiero Lupo, assessore alle Finanze