RIZZO LATERALE
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“IL GIOCO DELLE TRE CARTE” – LA LETTERA DEL CANDIDATO SINDACO MINO FRASCA

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MANIERI

Diffusione del virus dilagante e livelli di contagio ancora troppo alti.

In un quadro così grave, in cui, purtroppo, è troppo rischioso concedersi delle leggerezze e in cui è necessaria ancora la massima attenzione, ecco che viene fuori dall’ “uovo pasquale” una nuova ordinanza regionale.

Dal 7 Aprile tutti gli alunni, dai più piccoli sino alla prima media, torneranno a scuola, lasciando in DID tutti gli altri.

Ancora una volta il “passo più lungo della gamba”. Si decide del destino dei nostri figli senza garantire loro un minimo di tutela.

MATTIA BANNER 3

Un vero sindaco avrebbe dovuto dedicare la maggior parte del suo tempo, invece che divertirsi nel “gioco delle tre carte”, ad intervenire sul come dotare le nostre scuole di sistemi di gestione adeguati e soprattutto a rendere partecipe Nardò di un bando nazionale per la manutenzione straordinaria di adeguamento impiantistico e antincendio delle scuole, per il quale molti comuni del Salento hanno ottenuto cospicui finanziamenti, piuttosto che dare precedenza sempre e solo alle opere di facciata.

La verità è che la sete di megalomania porta un settore, come quello ai lavori pubblici, a concentrarsi maggiormente sulle rotatorie e le piste ciclabili, piuttosto che dare priorità ad interventi utili perchè le nostre scuole possano assicurare un futuro ai nostri ragazzi. Una campagna vaccinale lentissima, assenza di connessione internet all’interno delle strutture scolastiche, che portano alunni, docenti e personale scolastico ad arrangiarsi, assenza di comunicazione tra genitori e segreterie scolastiche, una mancata organizzazione dei mezzi di trasporto. Il sistema scuola, a Nardò, fa acqua da tutte le parti.  

Caro Sig. Sindaco, dopo un anno ci troviamo di fronte ad un problema ancora irrisolto e le consiglierei, invece di fotografare zeppole e cannoli siciliani, di studiare qual è il modo più veloce ed efficace per investire nelle nostre scuole.

O dell’istruzione e della cultura ce ne freghiamo?