*VIDEO* L’OLIVICOLTURA NERITINA RIPARTE CON I NUOVI IMPIANTI DI LECCINO E FAVOLOSA
Grandi lavori nelle campagne neritine. Un comparto, quello olivicolo, messo a durissima prova dal batterio killer Xylella prova a rialzarsi. In questi giorni sono stati piantati centinaia di nuovi alberi e si continuerà anche nelle prossime settimane.
I reimpianti di olivi resistenti al batterio che ha sterminato la maggior parte degli oliveti salentini sono iniziati da qualche mese. I tronchi di piante secolari, in alcuni casi quasi millenarie, ormai devitalizzati da Xylella iniziano a sparire dalle campagne. Con grande forza d’animo e determinazione si guarda al futuro. È il caso di Michele Muci e della sua azienda di famiglia. La sua esperienza nell’agricoltura è decennale: olivicoltore, presidente dell’Oleificio Cooperativo Riforma Fondiaria e responsabile del Consorzio Agrario Provinciale.
La furia del batterio non ha risparmiato i suoi oliveti. In alcune zone erano presenti centinaia di piante plurisecolari, straordinarie nelle forme, nella vitalità e nella produzione di alta qualità. Pian piano sono stati tutti contagiati dal batterio con il risultato di un panorama lugubre e angosciante.
Da qualche giorno Michele Muci è alle prese con le lavorazioni per mettere a dimora i nuovi alberi. Un grande trattore con una fresatrice specializzata e collegata a sistemi GPS sta scavando profondi solchi nel terreno e nella roccia. Una partenza “soft” di soli 3 ettari per poi passare a un impianto più importante di 10 ettari. L’olivicoltura è un settore fondamentale dell’economia agricola neritina e del Salento. L’olio d’oliva extravergine, di estrema qualità, è il risultato delle cure di tutta una stagione, non solo della raccolta finale delle olive. Nuovi oliveti significa accendere nuove speranze di lavoro per tutti, soprattutto per chi nel futuro raccoglierà quei piccoli ma preziosi frutti.