SICILIANO: SCARICO A MARE, LA FARSA È COMPLETA. NATALIZIO E MELLONE RESPONSABILI DI UN DISASTRO ANNUNCIATO!
Leggo le sconcertanti dichiarazioni dell’assessore-camaleonte Natalizio in merito all’annosa vicenda dello scarico a mare e non posso che constatare che il disastro da noi annunciato nel 2017 si è compiuto in tutta la sua tragicità per la salvaguardia ambientale. Sono trascorsi CINQUE ANNI e a Torre Inserraglio la fogna continua ad essere scaricata in mare, raso scogli, in un tratto di costa inibito alla balneazione.
Nello splendido mare di Portoselvaggio, tra non molto, accadrà l’irreparabile, grazie alla folle decisione di Mellone e i suoi di voler collettare la rete fognaria di Porto Cesareo a quella di Nardò sulla base di un progetto irrealizzabile e per il quale votammo con convinzione contro, argomentando tecnicamente la nostra posizione. Spiegando che non si poteva fare perché la legge, la normativa comunitaria e i regolamenti regionali lo impedivano. Mellone ha cambiato idea su tutto. Anche sul collegamento della fogna Cesarina a quella di Nardò, dopo aver detto che ci sarebbero stati i carri armati a difendere il nostro territorio ed aver raccolto 3500 firme dei neretini per impedire proprio il collettamento della fogna di Porto Cesareo a quella di Nardò. Quelle di questa gente non sono semplici incoerenze, ma ribaltamenti della realtà e ceffoni all’intelligenza delle persone.
Più volte siamo intervenuti con degli atti formali per sbugiardare questi signori che hanno sempre spudoratamente mentito sulla questione scarico a mare, raccontando ai cittadini di aver eliminato lo scarico mentre stendevano il tappeto rosso ai reflui fognari di Porto Cesareo. Abbiamo studiato e approfondito i progetti farsa presentati dal Comune di Nardò con l’avallo della Regione Puglia, anch’essa venuta fuori con le ossa rotte da quel ormai memorabile Consiglio Comunale del 16 Maggio 2017 in cui la Dirigente del dipartimento ecologia, opere pubbliche e paesaggio ammise, dopo il mio intervento, che lo scaricozero era una balla propagandistica.
Oggi Mellone e il suo fido Natalizio non sanno più che pesci prendere (anche perché ne resteranno davvero pochi con quintali di reflui scaricati in mare), sono nervosi perché si sono resi conto di aver commesso un clamoroso errore, attaccano la Regione giudicandola irrispettosa degli accordi presi, al punto che si appigliano alle dichiarazioni del Presidente Emiliano durante un comizio elettorale, mentre qui si discute di aspetti squisitamente tecnici e leggi nazionali che non consentono di realizzare un progetto che è potuto esistere solo nella fantasia di chi amministra a suon di slogan e populismo.
Oggi Porto Cesareo rivendica gli allacci alla rete fognaria perché ne ha l’opportunità, grazie a Mellone e i suoi che hanno consentito i lavori di collettamento alla rete fognaria di Nardò, la Regione da il via libera e da palazzo Personé affermano “qui decidiamo noi”. Non comprendendo, neppure di fronte all’epilogo della farsa, che il danno è compiuto e la loro stupida e miope arroganza di credere di essere i padroni del mondo li ha talmente sopraffatti da non fargli rendere conto che hanno già deciso loro. Nel peggiore dei modi. A pagare, caro e come sempre, è Nardò.
Lorenzo Siciliano
Consigliere Comunale
Presidente 7 Commissione (controllo e garanzia)