RIZZO LATERALE
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LA BEFFA – IO INGENUO E VANDALO? INVECE VI FACCIO L’INCHINO

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MANIERI

Et voilà, “tanto tuonò che piovve”! Come potrei definire questo mio intervento? Una rivelazione forse? No! Intervengo poiché in un articolo in cui vi sono delle dichiarazioni da parte del nostro sindaco vengo definito un ingenuo ed un vandalo.

La provocazione non è stata innanzitutto creata per andare a danneggiare o ad intaccare minimamente una scultura preesistente. In seconda analisi ero e sono a conoscenza che le telecamere presenti avrebbero filmato tutto, ed in più, e questo penso sia abbastanza chiaro compaio in prima persona privo di ogni possibile copertura che potesse fare da velo al mio volto, anzi, vi dico che sono dispiaciuto di non aver fatto un inchino davanti alle vostre tanto funzionali videocamere. Parlo perché consapevole di non aver minimamente agito in modo che la mia azione potesse arrecare danno ad un’opera d’arte e quindi essere punita in qualche modo. Il mio intervento, insieme a quello del mio amico che sul posto si trovava quasi per caso e lo esulo da qualsiasi tipo di responsabilità, l’ho fatto per un qualcosa che ovviamente non tutti hanno potuto comprendere, forse.

MATTIA BANNER 3

Si chiama arte, e qui, ovviamente non per un “fallo” installato su un’altra scultura posso essere di certo definito un artista, ma vi assicuro che è una costante che è presente, esiste, e forse nessuno di noi in questo post è in grado di dare giudizio. Bisogna fare per far pensare, forse è quello che è trapelato da quest’azione. Infatti, vi dico, cosa abbiamo imparato? Che in questa città un intervento di natura artistica non può essere altro che colorato obbligatoriamente da connotazioni politiche, ed addirittura un modo per un’amministrazione di integrare insieme alla notizia la “conquista” di nuovi impianti di video sorveglianza. In più vi aggiungo che il “fallo” in questione non era di carta, ma era un’effettiva struttura di filo spinato e carta pesta con tanto di colori, di certo tutto tranne che per prendere di mira un’amministrazione per la quale provo anche una sorta di simpatia dati gli innumerevoli ottimi interventi sul nostro territorio. Ah, voglio anche aggiungere visto che si è parlato di un’ipotetica offesa all’artista Isaia Zilli che personalmente da artista, da persona che ogni giorno prova ad esprimersi su una qualsiasi superficie, in prima persona sarei stato più che contento se qualcuno avesse ritenuto una mia opera di tale provocazione da intervenirci su; si chiama arte! È un modo di vedere al di là di qualsiasi roba, nessun intervento ha sempre ricevuto elogi e lodi, e tanto meno io ne volevo! Parlo per chi ha parlato di futurismo, no, i futuristi vivevano di ira politica, consideriamolo più dadaista, i quali ironizzavano allegramente ogni loro accostamento alla politica come se fossero quasi dei bambini “potenti”; forse dovremmo farlo un pò tutti, no? DADA

Angelo Marcuccio