Amministrative 2021, a 5 mesi dal voto è grande la confusione in città per gli avversari di Mellone

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MANIERI

-Di Leo Giovannini-
A cinque mesi dalle elezioni che rinnoveranno il consiglio comunale neretino, per gli elettori lo scenario delineatosi resta ancora piuttosto confuso, perlomeno dalla parte che riguarda i gli sfidanti di Mellone. Il sindaco uscente infatti ha già da tempo strutturato una coalizione solida, e abbondante di nomi altisonanti tra quelli della società civile, all’interno di sigle che sono comunque in continuità con lo spirito del civismo già brillantemente collaudato nel 2016.

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Allo stesso tempo questa dimostrazione di compattezza influisce sull’opinione pubblica e condiziona in una maniera incredibilmente negativa gli avversari che, a causa di quotidiane defezioni, frutto di rancorosi rapporti interni sedimentati nel tempo, parrebbe abbiano perso ormai inesorabilmente terreno. Succede quando personaggi che nulla hanno a che vedere tra loro, sono tenuti insieme dal perverso odio per il rivale, qui deriso e lì demonizzato in spregio a una crescente, inarrestabile popolarità.
Ed è sicuramente per questa ragione che non leggiamo più da tempo i comunicati di Lucio Tarricone, messo all’angolo perfino da NBC, lo stesso contenitore che lo ha sponsorizzato per 5 anni e che alla prima occasione l’ha scaricato a vantaggio di una figura più fresca e presentabile quale era quella dell’avvocato Falangone, meteora la cui esperienza è raccolta nelle cronache recenti.
In uno scenario simile persino un dinosauro della politica come Cozza, riemerso dalle ceneri di una ormai preistorica Democrazia Cristiana, riesce a ritagliarsi dei brandelli di popolarità, e con sistemi di comunicazione anni ‘80 tenta di ammaliare Paola Mita e Giuseppe Fracella per la costituzione di una coalizione che nei presupposti pare debba fare la fine di quella realizzata nel 2016 da Flavio Maglio.
Resta invece a guardare il suo treno che passa un deluso Maurizio Leuzzi che dopo aver desiderato per mesi sostituirsi a Marcello Risi nella leadership dei gruppi di sinistra, oggi è apparentemente defilato e affida a un neonato profilo social le sue riflessioni. Pensieri di “partecipazione” che forse vanno anche al fratello Riccardo e allo storico gruppo da lui composto con Roberto My e Antonio Cavallo, che mai hanno preso in seria considerazione la sua palesata candidatura, andando piuttosto a cercare altrove un soggetto più digeribile e trasversale.
La verità è che di trasversale oggi c’è solo Pippi Mellone, un nome che ascoltiamo nei discorsi di tutti, Sindaco apprezzato anche all’esterno del circuito locale grazie a una inedita capacità comunicativa che l’ha premiato delle scelte fatte sullo staff.
Non si tratta solo di età, altrimenti qualcuno avrebbe puntato su Siciliano junior, l’unico nome spendibile dal puntino di vista anagrafico ma che invece, paradossalmente, è l’unico mai emerso sui tavoli delle trattative.
A questo punto l’impresa di contrastare la riconferma di Mellone al primo turno è sempre più ardua se non impossibile ma la roulette della campagna elettorale continua a girare e noi la osserviamo col fiato sospeso.