L’AVV. GIUSEPPE COZZA REPLICA ALLA COMMISSARIO DEL PD NERETINO

1.162
MANIERI

Rispondo non perché titolare del nome e simbolo del movimento politico denominato “PROGETTO DEMOCRATICO” ma solo perché tirato indirettamente in ballo dalla commissaria del PD neretino (con il comunicato riportato integralmente alla fine).
Non essendo stato pubblicato alcun simbolo ma solo una abbreviazione del nome, subito seguito, tra parentesi, dalla integrale denominazione del movimento politico, non riesco a comprendere di cosa si dolga il PD neretino.
Abbia la pazienza di aspettare la presentazione del simbolo, quando ci sarà, ad opera dei rappresentanti del movimento civico e solo allora si potrà constatare se lo stesso sia in grado di ingenerare o meno confusione nell’elettorato.
Fino ad allora ogni rilievo, come quelli mossi dalla commissaria del PD neretino, sembrano fuori luogo.
Essendo stato io l’estensore del comunicato, a voler tutto concedere, per la parte che mi riguarda, mi è sfuggito di mettere due punti nell’abbreviazione del nome, cosa che farò negli eventuali futuri comunicati che dovessi dare alla stampa con riferimento al suddetto movimento che indicherò con la denominazione integrale: Progetto Democratico.
Con l’occasione, anche se superfluo, specifico comunque che tra le formazioni che sostengono la mia candidatura sicuramente non c’è il PD (Partito Democratico) e che il movimento Progetto Democratico non ha, con lo stesso, alcun collegamento né diretto né indiretto
Avv. Giuseppe Cozza

Circolo di Nardò Comunicato stampa

MATTIA BANNER 3

Con riferimento all’articolo pubblicato in data 13/12/2020 volentieritivo alla candidaatura a sindaco di Nardò dell’avv. Giuseppe Cozza è necessario che il vostro giornale effettui la seguente precisazione: Arte. 14, virgola 3, dPR. n. 361 del 1957 vieta espressamente la presentazione, da parte di altri partiti o gruppi politici, di contrassegni riproducenti simboli o elementi caratterizzanti che, per essere usati tradizionalmente da partiti presenti in Parlamento, possono trarre in errore l’elettore al fine di garantire una corretta e consapevole scelta dello stesso, a tutela, quindi, dell’affidamento identitario che l’elettore può ragionevolmente effettuare attraverso un riscontro degli ELEMENTI CARATTERIZZANTI di un partito, quale appunto la sigla. Ne deriva che la nuova associazione politica denominata “Progetto democratico” non avendo alcun collegamento, né diretto né indiretto, con il Partito Democratico non può e non potrà fare uso della sigla PD essendo la stessa identificativa del partitoo Democratico.

Il Commissario PD avv. Anna Rita Perrone”.