IO COMPRO A NARDÒ: COVID E E-COMMERCE, UNA CAMPAGNA PER SOSTENERE I COMMERCIANTI NERETINI

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MANIERI

L’assessorato al Commercio e alle Attività Produttive ha lanciato, a partire da oggi, la campagna Io compro a Nardò a sostegno dei commercianti neretini, messi in seria difficoltà in questo momento storico dalle restrizioni anti-Covid e dalla concorrenza dell’e-commerce. Manifesti 6per3 (e in altri formati) in giro per la città e un serrato “battage” sui social network per “spingere” un messaggio di sensibilizzazione sul destino pericolante di imprese e posti di lavoro, di storie aziendali antiche e moderne. L’obiettivo è convincere i neretini a fare i regali di Natale dal negoziante di fiducia, rinunciando per una volta alle “vetrine” online e sostenendo un pezzo non trascurabile dell’economia cittadina. Aiutare i negozianti locali e le loro famiglie significa anche aiutare i loro dipendenti (quindi altre famiglie), locatori, fornitori e tutti quelli che stanno dietro a un’insegna. Un dato sui cui la campagna fa leva: secondo Confesercenti per molti negozi le vendite del periodo natalizio compongono una voce degli incassi annuali che si aggira intorno al 40%. Le restrizioni delle misure anti-contagio e la crescita delle vendite online rischiano così di azzoppare il commercio, in molti casi per sempre. L’invito è quello di abbandonare, almeno stavolta, i negozi virtuali e scegliere quelli veri, che in molti casi a Nardò in questo periodo si sono organizzati con efficaci e puntuali consegne a domicilio. Per strada e sul web, dunque, i neretini nei prossimi giorni “incontreranno” una serie di inviti a comprare a Nardò e a “fare comunità”.

MATTIA BANNER 3

“Da una parte le restrizioni, dall’altra l’e-commerce – spiega l’assessore Giulia Pugliache corre velocissimo, che non ha alcuna limitazione dalla pandemia, che esiste 24 ore su 24, che opera in una condizione di sostanziale monopolio. Non vogliamo demonizzare i colossi del web, ci mancherebbe, ma chiediamo per una volta di comprare dal negoziante di fiducia, in carne e ossa. I regali di Natale sono una ghiotta occasione. In questo momento complicato, c’è in ballo la sorte di un pezzo dell’economia locale. Il commercio, i negozi, le vetrine, la socialità che sta dietro a una saracinesca alzata, sono il cuore pulsante anche della nostra città e il duro lockdown della primavera scorsa ce lo ha ampiamente ricordato. La Nardò del commercio aspetta con fiducia, per restare in piedi e per salvare i posti di lavoro (che sono poi quelli dei nostri amici, familiari e vicini di casa).  Usciamo, armati di mascherina e buon senso, e compriamo a Nardò, facciamo un sorriso, guardiamoci negli occhi e auguriamoci buon Natale di persona”.