RIZZO LATERALE
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*FOTO* IL COMUNE DI NARDÒ SBAGLIA: IL MINISTRO PRONTO A CORREGGERE IL TIRO

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MANIERI

Garantire ai disabili la facoltà di muoversi, fermarsi o parcheggiare in modo agevole rappresenta uno dei modi con cui per le strade delle nostre città, quotidianamente, si combattono le “barriere architettoniche” e tutte quelle situazioni variamente emarginanti, al fine di facilitare la vita di relazione alle persone con problemi di movimento. A tale logica risponde l’istituzione di appositi stalli per la sosta e la fermata dei veicoli privati delle persone disabili, che costituisce, dunque, un fondamentale ausilio per la mobilità di questi ultimi nell’ambito dello spazio urbano.

Ciò nonostante, anche per l’istituzione di questi stalli i Comuni devono rispettare delle precise prescrizioni, per garantire l’effettivo esercizio del diritto riconosciuto ai disabili e, allo stesso tempo, non pregiudicare le posizioni altrui.

Non così attento è stato il Comune di Nardò, che, senza neppure coinvolgere tutti gli interessati, ha ritenuto di poter installare un parcheggio per disabili dinanzi alla porta d’ingresso di un ignaro neretino. Infatti, a seguito della richiesta presentata da un professionista e finalizzata all’installazione di un parcheggio a favore di portatori di handicap per l’esercizio della sua attività lavorativa, il Comune ha concluso il conseguente procedimento amministrativo con l’adozione di un’Ordinanza dirigenziale, che, nonostante la alternative percorribili, istituiva il richiesto parcheggio proprio dinanzi all’unica porta d’ingresso dell’immobile di un privato cittadino, estraneo alla vicenda e che, inaspettatamente, ha visto compromessi i suoi diritti: anche entrare nell’immobile con una busta era improvvisamente diventata attività impraticabile.

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Ecco allora che il cittadino – non avendo altri strumenti a disposizione e in considerazione della forte limitazione subìta dal suo diritto di proprietà – non ha potuto fare a meno di intraprendere le vie legali, rivolgendosi all’Avv. Giuseppe Lelio Adamo del Foro di Lecce, il quale, con ricorso gerarchico, ha adito il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per vedere accolte le ragioni del suo assistito.

E proprio grazie all’impulso del legale incaricato della questione, a distanza di pochi mesi, il Ministero ha accolto in toto le richieste del ricorrente. Con decreto a firma del Ministro Paola De Micheli, infatti, l’ordinanza del Comune di Nardò è stata dichiarata illegittima per eccesso di potere – nel caso di specie, inteso come cattivo uso del potere esercitato da una Pubblica Amministrazione – in quanto la previsione di un nuovo stallo di sosta dinanzi al portone di ingresso del ricorrente impediva allo stesso di accedervi.

L’errore del Comune è stato, dunque, prontamente corretto dal Ministro; si spera, per il futuro, in migliori valutazioni, a beneficio di tutti i cittadini.