Nardò: il mistero buffo della ricostruzione della scuola di via Marzano, Risi:”I cittadini devono essere garantiti anche se il sindaco e il vice sindaco non fanno il loro dovere”
-Di Marco Marinaci-Nella sua rubrica sui social l’ex sindaco Marcello Risi è tornato sulla ricostruzione della scuola di via Marzano. Un plesso scolastico che si sta ricostruendo in una zona popolosa tra lo stadio comunale e piazza Osanna. Un plesso che si sta ricostruendo grazie ad un intervento progettato e voluto dall’amministrazione precedente, un intervento che ha un valore complessivo pari a due milioni e mezzo di euro.
Grazie ad un finanziamento con fondi provenienti dal Ministero, ed un milione con fondi comunali. Questo grande progetto che serve a dare una scuola nuova presenta dei punti interrogativi, qualcosa non è andata per il verso giusto. Una delle prime segnalazioni è del segretario cittadino del Pd, l’avvocato Salvatore Falconieri. “Attenzione, vediamo nell’acqua uscire dal cantiere e finire nelle acque piovane, come mai?”. Quando cominciano i lavori, il contratto viene sottoscritto nel febbraio del 2018, e la consegna dei lavori risale a due mesi dopo (10 aprile 2018).
Accade che ad un certo punto qualcosa si blocca. Nel luglio del 2018 i tecnici responsabili del cantiere chiedono un incontro ai dirigenti del comune, al responsabile del procedimento. Bisogna bloccarsi, la falda non è al livello in cui dovrebbe essere. Bisogna bloccarsi per motivi di sicurezza. Il cantiere si blocca. Tutto questo avviene senza che se ne sappia nulla fuori. Nessuno, ne il sindaco ne l’assessore ai lavori pubblici, ne l’assessore alla pubblica istruzione informano i cittadini di quanto sta accadendo a Via Marzano.
Mentre scorre il tempo ed i lavori sono bloccati. Lavori che avrebbero dovuto aver termine nel novembre del 2019. Il 31 luglio del 2018 l’acqua che sta nel sottosuolo è stata rinvenuta ad una quota differente rispetto a quanto era stato riferito nella relazione geologica. Si dice da parte dei tecnici che nella relazione geologica il livello della falda è stato indicato in modo errato. Si è rifatto il progetto, una variante in corso d’opera. Per centinaia di migliaia di euro. Arriva un nuovo progetto a cui si farà fronte riducendo, eliminando alcune opere che erano state previste. Il cantiere al termine dei lavori costerà tanto quanto era stato previsto con l’aggiudicazione, su per giù un milione e seicentomila euro, questo perché altre opere che erano state previste ed erano importanti non si faranno più. A seguito di questa variante.
Queste migliorie sono svanite, di tutto questo nessuno ha detto nulla ai cittadini. Molte migliorie, per centinaia di migliaia di euro, sono scomparse da questo progetto. Impianti geotermici importanti, altre migliorie che servivano a dare profili e livelli di innovazione tecnologica alla scuola di Via Marzano e che questa scuola ha perso a seguito di questa variante. Ed in più i lavori hanno subito un forte rallentamento. E soprattutto un punto interrogativo. Ma la sicurezza sarà garantita al cento per cento? Perché quando questo problema è stato posto le risposte sono state elusive, evasive? Risposte per non dire nulla. Parliamo della scuola, eppure l’assessore Capoti ha detto “di cosa volete che si tratti, l’acqua che sgorga è un aggottamento!”.
Lui – afferma Risi – ha fatto le scuole alte, l’aggottamento è un prosciugamento. Il problema è quello di spiegare ai cittadini cosa sia accaduto, e cosa si è sbagliato, e cosa si sta facendo e cosa si è perso. Intanto invito i consiglieri comunali di minoranza a continuare nel loro lavoro. Perché ci sono degli interrogativi ai quali dobbiamo dare risposte. I cittadini devono essere garantiti anche se il sindaco e il vice sindaco non fanno il loro dovere. Quali sono le domande che ci dobbiamo porre: innanzitutto la scurezza alla luce dell’accaduto era e sarà garantita? La risposta deve essere secca, non devono esserci perplessità.
Le variazioni che hanno determinato il cambiamento erano davvero impreviste ed imprevedibili? Qual è il costo effettivo di questa variante? Sarà possibile recuperare tutte le migliorie che sono sparite d’incanto per questa vicenda? E’ possibile individuare delle responsabilità per tutto questo? E infine: quanto inciderà questa vicenda sulla durata dei lavori? Perché la nostra città ha bisogno di avere in fretta una scuola nuova una scuola efficiente, una scuola in cui si torni a fare scuola.