TUTTA MIA LA CITTÀ – MELLONE BARRICA LE PORTE DEL COMUNE
OGGI A NARDÒ È ACCADUTO UN FATTO GRAVISSIMO!
BARRICATE LE PORTE DEL COMUNE E IMPEDITO L’ACCESSO AI CONSIGLIERI COMUNALI.
Non è la Corea del Nord, ma Nardò, la nostra Città. E quanto si è verificato questa mattina è gravissimo! Abbiamo trovato il portone della casa comunale chiuso e ci è stato impedito di accedere all’interno dell’aula consiliare per tenere i regolari lavori della commissione di controllo e garanzia, un organismo ISTITUZIONALE!
Questa gente, oggi, ha toccato il punto più basso della storia della Città, ha finalmente gettato la maschera, mostrando il suo vero volto. Hanno dimostrato a tutti che per loro il Comune di Nardò è un affare privato, un appartamento in cui fare i propri porci comodi, elargendo consulenze e mancette agli amici e ai parenti.
L’obiettivo di boicottare la nostra commissione (nonostante avessimo ESPRESSAMENTE RICHIESTO di tenere la seduta in modalità online e ciò CI È STATO NEGATO e nonostante l’ultimo DPCM parli chiaro in merito alla possibilità di tenere sedute di organismi istituzionali purché sia rispettato il distanziamento sociale e l’utilizzo dei dpi, proprio come stanno facendo MELLONE E I SUOI ASSESSORI per le riunioni di Giunta) non è stato centrato e mai lo sarà, perché noi abbiamo il dovere di lottare per tutelare l’interesse dei cittadini liberi, della trasparenza, della Democrazia anche di fronte ad un clima da ghestapo come quello vissuto stamattina. E difatti ho aperto, se pur non in forma consultiva, i lavori della commissione sul piazzale del Comune, affrontando l’argomento iscritto all’ordine del giorno in merito all’assunzione di sette autisti A SCUOLE CHIUSE ad opera dei signori che si barricano nel palazzo per paura che vengano sbugiardate le loro porcherie.
A questi personaggi, al tizio che campa dallo stipendio da Sindaco in primis, sia ben chiaro che a noi non ci fermano né le loro violazioni di legge né la loro presunzione di onnipotenza, che oggi denunceremo a tutte le autorità giudiziarie e governative, perché Nardò non sarà mai l’appartamento privato di qualcuno, chiuso e opaco, ma una Città libera e democratica!
Lorenzo Siciliano