EMERGENZA, A PIENI GIRI LA MACCHINA DEI SERVIZI SOCIALI
La pandemia e le restrizioni anti-contagio hanno acuito, anche a Nardò, le problematiche sociali con centinaia di famiglie ancora più esposte a difficoltà di tipo economico, relazionale e sanitario. Per questo l’Ambito Territoriale Sociale n. 3 (di cui Nardò è capofila) e l’assessorato al Welfare del Comune di Nardò, ormai da tre settimane, hanno intensificato gli sforzi per limitare al massimo l’impatto dell’emergenza sulle fasce più deboli della popolazione neretina.
Tra i servizi garantiti in questo periodo si sta rivelando cruciale quello di erogazione dei buoni alimentari e farmaceutici a beneficio di singoli e famiglie che vivono una condizione economica e sociale di disagio. Tra i requisiti il numero di componenti familiari e un Isee non superiore a 5 mila euro (o superiore solo se si tratta di lavoratori momentaneamente inoccupati a causa dell’emergenza coronavirus, come ad esempio camerieri, commessi, ecc.). Il buono è erogato al 50% per chi già percepisce il reddito di cittadinanza. Per inoltrare la richiesta di buono (che serve esclusivamente a fare la spesa o ad acquistare farmaci) e avere tutte le informazioni utili è possibile contattare l’ufficio del settore Servizi Sociali ai recapiti telefonici 0833 838434/275/422/436 e agli indirizzi di posta elettronica sicurezzasociale@comune.nardo.le.it e servizisociali@comune.nardo.le.it. Operatori dell’ufficio e assistenti sociali faranno un colloquio telefonico per valutare le singole esigenze. Il servizio è garantito da un “tesoretto” di 23 mila euro erogato dall’Ambito n. 3 per la città di Nardò proprio per far fronte all’emergenza.
“L’emergenza – evidenzia l’assessore Maria Grazia Sodero – ovviamente non ha cancellato le croniche problematiche di tipo sociale, ma anzi le ha inasprite. Gli stati di isolamento sociale ed economico e anche i problemi di salute mettono in difficoltà chi già in condizioni normali fa fatica. Per questo, sin dai primi giorni dell’emergenza, abbiamo intensificato gli sforzi e rinforzato i servizi, quelli consueti e quelli legati a questo momento storico. Siamo in uno stato di allerta 24 ore al giorno e di questo devo ringraziare il dirigente Gabriele Falco, la referente Giuseppina Caretto e ogni singolo assistente sociale, che in questi giorni stanno facendo davvero un lavoro complicatissimo, anche perché rischioso da un punto di vista sanitario, e certamente encomiabile”.
Per quanto riguarda gli altri servizi, sono state raccolte le esigenze degli utenti privi di rete familiare, che continuano ad essere seguiti presso il proprio domicilio, mentre per gli altri è stato attivato un servizio di triage telefonico finalizzato ad evitare l’isolamento e intervenire con tempestività se necessario. Ciò per il tramite delle cooperative affidatarie dei servizi ADI, SAD, ADE e del centro per la famiglia. Per l’integrazione scolastica si applicano le stesse modalità previste dai singoli istituti con didattica online o con modalità telefoniche. Sul fronte della conflittualità familiare e della violenza di genere, infine, resta attivo il centro antiviolenza “Il Melograno”, che opera coordinandosi anche con le assistenti sociali del Comune, la cui conoscenza del territorio può agevolare il raggiungimento di casi più isolati. La natura del fenomeno, purtroppo, fa pensare che gli episodi di violenza possano aumentare per numero e per intensità, a causa dell’isolamento sociale. È attivo anche il numero antiviolenza 1522 che prevede l’intervento immediato dei servizi preposti su chiamata della persona che subisce violenza.