RIZZO LATERALE
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8 MARZO, UN MAZZO DI FIORI SULLA PANCHINA ROSSA

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MANIERI

La Commissione Pari Opportunità del Comune di Nardò ha deciso di onorare la Giornata internazionale dei diritti della donna, in programma domenica 8 marzo, con il gesto simbolico della deposizione di un mazzo di fiori sulla panchina rossa di via XX Settembre. Le componenti della Commissione lasceranno i fiori su quello che è il simbolo in città della lotta alla violenza di genere, voluto qualche mese fa proprio dalla Commissione. La cerimonia avrà luogo alle ore 11, naturalmente rispettando le prescrizioni delle recenti disposizioni in materia di Coronavirus.

La Giornata si celebra ogni anno per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in quasi tutte le parti del mondo. Nonostante il particolare momento che si sta vivendo, la Commissione ha voluto comunque mandare un segnale in occasione dell’8 marzo per ricordare a tutti l’importanza di una lotta senza pause per la parità di genere.

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“Sono contenta – commenta l’assessore alle Pari Opportunità Bernaddetta Mariniche nonostante tutto quello che sta accadendo, le brave componenti della Commissione Pari Opportunità abbiano deciso comunque di dare il senso che merita a questa giornata speciale. Un gesto semplice per ribadire che la strada verso la piena parità è ancora lunga. Lo diciamo ogni anno e non ci stancheremo di farlo fino a quando non spariranno tutte le situazioni di discriminazione o disparità. Parità di genere significa tante cose: opportunità di lavoro, contratti, tutele, più in generale giustizia, uguaglianza e libertà”. 

 “È fisiologico – dice la presidente della Commissione Federica Ruggeriche l’emergenza possa distrarci tutti rispetto al tema della donna e dei diritti della donna, ma in maniera sobria e nel rispetto di quelle che sono le norme di comportamento di questi giorni, vogliamo comunque celebrare la ricorrenza. Ricordando che questa non è la festa degli spogliarellisti e di altre discutibili deviazioni rispetto al senso dell’8 marzo, ma è un appuntamento per riflettere e discutere. Quest’anno anche l’occasione per una conferma, che ci giunge dagli ospedali o dai laboratori di ricerca in questi giorni: le donne sono fondamentali e sono in prima linea per la nostra salute”.