DISCARICA DI CASTELLINO. SINDACO E ASSESSORE BALBETTANO IL NULLA.

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MANIERI

Nardò. Sulle principali questioni ambientali che affliggono il territorio di Nardò emerge sempre più chiaramente la totale inadeguatezza dell’attuale amministrazione cittadina. Mellone e Natalizio (che stanno preparando un nuovo salatissimo aumento della bolletta dei rifiuti) non sanno che pesci prendere e sperano solo una cosa: che i cittadini di Nardò si scordino che alle spalle dell’ex ospedale sorge una immensa discarica di rifiuti urbani chiusa nel 2010, ma da ben nove anni in attesa di essere messa in sicurezza.
La discarica di Castellino è una pericolosa possibile fonte di inquinamento dell’aria e della falda ed è gravissima e scellerata la condotta degli attuali amministratori comunali di considerarla un problema irrilevante.
Sulla questione hanno pienamente ragione (per citare gli ultimi intervenuti) i consiglieri regionali Fabiano Amati (Pd) e Cristian Casili (CinqueStelle) e il segretario cittadino del Pd neritino Salvatore Falconieri. Servono iniziative concrete.
Dal comune e dagli uomini di Michele Emiliano, invece, si diffondono solo chiacchiere (con allegate foto di faccioni sorridenti), con l’obiettivo scoperto di tirarla fino alla fine dei rispettivi mandati e passare la palla a chi verrà dopo.
L’intervento di messa in sicurezza della discarica di Nardò, secondo le stime degli esperti, costa circa cinque milioni di euro. Oggi nessuno vuole tirarli fuori. E allora di cosa parliamo?
Marcello Risi