Un nuovo profilo “verde” per via Bonfante, dove i vecchi e malandati oleandri stanno per essere sostituiti da esemplari di Ficus Australis, più robusti e più congeniali esteticamente al nuovo look dell’arteria stradale, dove sono in corso i lavori di realizzazione di un tratto di CicloNardò, la rete urbana dei percorsi ciclabili.
Gli operai del consorzio Ciro Menotti sono già al lavoro da questa mattina per espiantare le alberature esistenti sul lato della costruenda pista ciclabile, ormai compromesse e fragili, e procedere successivamente con la sostituzione. In questo primo step le sostituzioni riguarderanno il lato di via Bonfante dove sta nascendo la pista, gradualmente si procederà anche con l’altro lato. I Ficus Australis sono quelli già esistenti nel tratto di corso Galliano più prossimo a piazza Mazzini e l’intervento odierno serve a dare proprio uniformità progettuale e coerenza dal punto di vista del decoro e del verde pubblico. In questo caso, in particolare, armonizzando urbanisticamente l’intervento sugli alberi con quello sulla ciclabilità e dando in generale un nuovo aspetto a una delle più importanti vie della città. La prospettiva dell’amministrazione comunale è quella di procedere alla sostituzione su tutta l’area urbana delle alberature esistenti (ad esempio su via De Gasperi e via XX Settembre) che hanno esaurito la loro funzione, anche decorativa.
“Su via Bonfante – spiega il vicesindaco e assessore ai Lavori Pubblici Oronzo Capoti – stiamo coniugando l’intervento sul verde con quello per il percorso ciclabile, con l’idea di cambiare radicalmente e in meglio il volto di questa arteria. In generale, il progetto è quello di rendere uniformi le alberature su tutta l’area urbana, eliminando quelle più vecchie e fragili e anche quelle inadeguate, frutto di scelte fatte in passato e clamorosamente sbagliate. Sembra assurdo, ma sono riusciti a fare disastri anche nel verde pubblico, scegliendo alberature che sono risultate né belle, né utili. Accade quando, esattamente come in questo caso, consiglieri comunali con la laurea in “tuttologia” pretendono di selezionare anche gli alberi sui marciapiedi, senza alcuna visione d’insieme, senza competenza e con tanta improvvisazione. Con risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Per fortuna le cose sono cambiate anche qui e le pratiche obsolete e personalistiche appartengono al passato”.