L’amministrazione comunale esprimerà nero su bianco la propria, decisa, contrarietà all’impianto di produzione di energia da fonte solare Psaier, che la società Tecno.Energy s.r.l. di Bressanone (Bolzano) intende realizzare a nord del territorio neretino, al confine con il comune di Avetrana (immediatamente a ridosso della pista Nardò Technical Center).
Si tratta di un impianto con oltre 99 mila moduli fotovoltaici, di potenza complessiva di 46,615 MWp, su una superficie di quasi 44 ettari. Il parere dell’ente è richiesto nell’ambito del procedimento di autorizzazione della Regione Puglia (PUAR) che dovrà rilasciare anche il provvedimento di Valutazione di Impatto Ambientale (VIA). In questi giorni gli uffici stanno predisponendo una relazione con i motivi alla base della decisione di negare il via libera alla realizzazione dell’impianto. Decisivi sono, sostanzialmente, la fortissima occupazione del territorio (e quindi il consumo di suolo agrario) e il forte impatto visivo e paesaggistico.
“Il ragionamento che facciamo – sottolinea con forza l’assessore all’Ambiente Mino Natalizio – è molto semplice ed è poi la logica diffusa dell’approccio al fotovoltaico in questi ultimi anni. Non si può tendenzialmente concedere spazio a impianti di questo tipo sottraendolo all’utilizzo agricolo, tanto più in un territorio come quello dell’Arneo che ha una forte vocazione agricola e in cui la stessa agricoltura è un fattore identitario e culturale, oltre che economico e produttivo. Per non parlare dell’impatto dal punto di vista paesaggistico e del rischio di ritrovarci l’ennesimo terreno trasformato in un enorme specchio. Questi impianti vanno fatti in aree degradate o comunque già fortemente caratterizzate da attività antropiche, nelle quali la riconversione energetica diventa un valore”.