RIZZO LATERALE
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IL 16 ENNE SI È RISVEGLIATO. L’ANNUNCIO DEI FAMILIARI

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MANIERI

Ieri sera, al “Vito Fazzi” di Lecce, proprio allo scadere delle 48 ore dalla drammatica caduta, il sedicenne ha ripreso coscienza ed è rimasto vigile.

Una notizia che amici e conoscenti, riuniti in continue veglie di preghiera, aspettavano dopo due giorni di angoscia e apprensione. Intorno alle 19 di ieri, dunque, il giovanissimo avrebbe addirittura pronunciato qualche parola.

Non solo, avrebbe anche tentato di liberarsi, protestando, di tubi e fili che lo opprimono, nel suo lettino del reparto di Terapia intensiva. Inoltre avrebbe spiegato di provare prurito e dolore.

Un sollievo enorme per amici e parenti, dopo due giorni di coma. Nel corso della giornata era stata effettuata una broncoscopia e i medici avevano riscontrato alcuni coaguli di sangue.

Una situazione aggravata da uno pneumotorace, cioè un accumulo di aria tra i polmoni e la parete toracica. Ancora prima gli era stata asportata la milza.

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E’ sempre rimasto collegato ad una macchina che effettua la ventilazione per farlo respirare. Figlio di una coppia molto conosciuta in città e appartenente ad una famiglia benvoluta e stimata, 16 anni compiuti in primavera, il ragazzo frequenta un liceo della zona.

Sabato sera, insieme ad alcuni amici che sono stati subito interrogati dagli ispettori del locale commissariato, è precipitato dal terrazzo di un “b&b” di Santa Maria al Bagno, in via Appia. Il locale era chiuso e il proprietario lontano da Nardò.

E’ molto probabile, dunque, che la comitiva di giovanissimi abbia avuto accesso all’edificio passando dalle terrazze di palazzi adiacenti. L’ipotesi è che si stessero esercitando al parkour, una disciplina che prevede salti acrobatici.

Certo è che il giovane è precipitato da un’altezza di poco inferiore ai dieci metri, nella penombra, intorno alle 19. Difficile dire se la caduta sia stata frenata da qualcosa, come il salto su un balcone o una pensilina.

Ad udire il tonfo sordo è stato un dirimpettaio, l’infermiere Federico Felline, che si è precipitato per soccorrerlo. Dopo gli esami di ieri appare evidente che l’impatto sia avvenuto sul fianco, con un fortissimo trauma che ha compromesso un braccio, fratturato, e la cassa toracica.

In città amici, compagni e conoscenti hanno intrapreso anche la via della preghiera con veglie che possano testimoniare la vicinanza alla famiglia. In serata, ieri, lo spiraglio per la speranza di una ripresa.