NARDÒ: DELL’ANGELO CUSTODE PROSSIMO SEGRETARIO DELLA LEGA?

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MANIERI

Che a Nardò la Lega nonostante sia ancora rappresentata da un assessore, Marini, e due consiglieri comunali di maggioranza, Dell’Angelo Custode e Alemanno, non goda di una stabilità interna era noto a tutti. Le dimissioni di Vaglio e la spaccatura nella scelta di voto sul candidato alle Europee, Casanova da una parte e Caroppo dall’altra avevano evidenziato questo dissidio che ora sembra avere intrapreso una strada ben definita.

Dell’Angelo Custode specialista indiscusso nel “salto della quaglia” decorato ufficialmente come Responsabile del Territorio in via di definizione.

A questo punto sembra logico pensare a Nardò come possibile investitura, visto che la segreteria è rimasta senza nome ed è ancora vacante e non ben definita come in altri paesi.

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Interpellato sulla questione il Responsabile Cittadino della Lega, Alessandro De Giorgi ha risposto che, ad oggi, non è stata consegnata alcuna nota ufficiale che indichi la guida del partito della Lega di Salvini, in città, in mani diverse dalle sue. Ribadisce inoltre che qualora questa scelta fosse stata fatta senza che gli organi interni cittadini ne fossero a conoscenza ne trarrà le dovute riflessioni in ottica di eventuali decisioni future.

Un partito, quello della Lega, che ha scelto Nardò come campo di battaglia che vede contrapporsi il senatore Marti e Mellone da una parte e Caroppo e i suoi esponenti cittadini, De Giorgi e Alemanno dall’altra.

Una guerra che continua da tempo e sicuramente produrrà ancora delle “vittime”, in termini di forza elettorale, su entrambi i fronti prima di esprimere un vincitore. Le scadenze elettorali sono alle porte : Regionali 2020 e comunali 2021 e dai risultati delle stesse dipenderanno le capacità e la valenza delle fazioni in lotta.

Certo che se il centro sinistra e il M5S dovessero vincere la sfida nelle prossime Regionali il partito di Casanova e Marti sarebbe costretto a fare una seria riflessione e riconoscere la sconfitta. Mellone a quel punto rimarrà vincolato al patto di sangue con il senatore Marti o deciderà di sciogliere il matrimonio in attesa di convolare a nuove nozze? Ai posteri l’ardua sentenza! Una sola certezza esce fuori da questa nuova “Politica del Cambiamento”, coerenza lavoro e merito non sono riconosciuti come valori mentre i “Saltafossi” di professione vengono premiati.